26.3.1854. Il duca assassinato in strada Santa Lucia
26 marzo 1854 – Il duca Carlo III è pugnalato in strada Santa Lucia, oggi via Cavour. A colpirlo è Antonio Carra, ventisei anni, sellaio e tappezziere, analfabeta e anarchico. Il duca morirà il giorno seguente, dopo una lunga agonia.
Leggenda vuole che il killer sia stato scelto a sorte in un gruppo di cospirati, tutti legati da giuramento di morte contro il sovrano imposto dagli austriaci. Il sorteggio sarebbe avvenuto nell’albergo la Croce di Malta della famiglia Testi, sede di incontri carbonari, dei liberali e dei repubblicani della città.
È la terza volta che lo stesso gruppo carbonaro mira alla vita del duca. Il 19 marzo, più persone armate di stili affilati lo hanno atteso in strada San Michele, ma non vi è stata occasione per colpirlo. Il 21 marzo, i sicari ci hanno riprovato appostati sulla strada verso San Lazzaro, sapendo che Carlo sarebbe passato per recarsi ad un ballo a Modena, ma la sua carrozza correva troppo veloce per tagliare la strada ai cavalli. Il 26, invece, il colpo è andato a segno.
Non è l’unico omicidio politico eccellente di questo periodo. In nome dell’Italia unita, il 19 gennaio 1834 era stato pugnalato il direttore di polizia Edoardo Sartorio. Il 12 giugno 1854 sarà pugnalato il giudice Antonio Gabbi. E il 5 ottobre 1859 sarà linciato il comandante delle milizie di Carlo III, il colonnello conte Luigi Anviti: la sua testa resterà appesa sul monumento che celebrava l’amicizia con l’Austria, quell’ara in piazza Grande destinata ad essere sostituita con la statua di Garibaldi.