Cultura & Società,  Età contemporanea

26.11.1961. Gronchi inaugura il Glauco Lombardi

26 novembre 1961 – Il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi inaugura il museo Glauco Lombardi di Parma, che racconta di Maria Luigia, di Napoleone e della passione del collezionista che ha raccolto tutti i cimeli qui esposti.

Ricco di famiglia, appassionato di storia ed arte fin da ragazzo, il colornese Lombardi dedica la vita alla conservazione del passato di Parma. Lotta per riportare nelle sedi loro proprie arredi, dipinti, arazzi, suppellettili sottratte dai Savoia per le loro residenze. E quando accetta l’impossibilità di vincere questa battaglia, inizia lui stesso a raccogliere oggetti del Ducato per preservarne il ricordo e l’orgoglio.

Nato nel 1881, vive in un’epoca in cui è ancora relativamente facile imbattersi in opere risalenti all’Ottocento, conservate dai tanti che hanno avuto a che fare con l’estinta corte parmigiana. La sua collezione si concentra dunque sul regno di Maria Luigia.

Il primo museo è la sua stessa casa. Poi ottiene di esporre tutto alla Reggia di Colorno, ma quando questa viene occupata dai tedeschi nel 1943, riporta di nuovo la raccolta nell’abitazione di famiglia. I soldi del biglietto d’ingresso – a offerta – vanno tutti in beneficenza.

Nel dopoguerra si ragiona per un allestimento all’interno del castello di Fontanellato (dove effettivamente è ancor oggi una stanzetta con i cimeli di Albertina Montenuovo, figlia di Maria Luigia e moglie del conte Luigi Sanvitale), ma grazie al senatore Giacomo Ferrari, viene trovata una sede in città, nel Palazzo della Riserva, dove ancor oggi si trova il museo.

Il catalogo del Glauco Lombardi conta 2.202 pezzi, fra stampe, lettere, abiti, mobili, medaglie e curiosità.

Fra gli oggetti di maggior valore sono i busti di Napoleone e di Maria Luigia scolpiti da Canova, il ritratto a figura intera di lei dipinto da Robert Lefèvre, un suo abito di gala, la corrispondenza fra Maria Luigia e la figlia.

Della duchessa di Parma, conserva la cassetta del cucito, la farmacia da viaggio, il fortepiano, il telaio, il set per costruire fiori di carta, una collana fatta con i suoi capelli, i ritratti dei suoi cani Pamina, Mylord e Griffon e moltissimo altro.

E ancora curiosità come un rarissimo acquerello fatto da Elisabetta Farnese, le spade di Adam Albrecht Neipperg, i soldatini giocattolo del re di Roma.

Volete saperne di più? Come il presidente Gronchi il 26 novembre 1961, potete visitare il museo in via Garibaldi.

Glauco Lombardi (museoglaucolombardi.it)
Glauco Lombardi (museoglaucolombardi.it)
Una sala del Museo Glauco Lombardi
Una sala del Museo Glauco Lombardi

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