25.9.1348. Quando piazza Garibaldi diventò un castello
25 settembre 1348 – Inizia la costruzione di un muro che circonda il centro di Parma, a difesa dei palazzi istituzionali minacciati dalle proteste di varie famiglie. Questa sorta di rocca assume il significativo nome di “Sta in pace”.
Il progetto venne realizzato da un certo Franceschino Stupa, incaricato da Giberto Sanvitale, che probabilmente amministra la città per conto di Luchino Visconti, il signore di Milano che ha conquistato Parma l’anno prima.
Il disegno è molto semplice: invece che costruire un castello dove i nuovi signori si sentano al sicuro da possibili rivalse delle preesistenti forze cittadine, si trasforma in castello tutta l’area attorno a piazza Garibaldi, murando porte e finestre ed alzando nuove mura a chiudere le strade, con tanto di merli in cima.
Le mura hanno forma quadrata e corrispondono alle attuali via Dante, via Garibaldi dalla Steccata a via Mazzini, via Cavestro fino alla Croce di Malta, borgo Palmia, il primo tratto di via Nazario Sauro, parte di borgo Giacomo Tommasini e di borgo XX Marzo e borgo Santa Brigida.
Sono lasciati solo quattro ingressi, ciascuno con una porta e una torre in cima.
Uno di questi ingressi esiste ancora: è il voltone di piazzale della Macina. Mentre nell’ingresso di un edificio privato in via Nazario Sauro, 3 è una parte del muro di cinta.