25.2.1716. Il debutto della prima cantante di colore in un teatro d’Europa
25 febbraio 1716 – Termina, con i festeggiamenti di Martedì grasso, il Carnevale 1716, che ha visto a Parma il debutto in teatro della prima cantante di colore che la storia occidentale ricordi.
Vittoria Tesi, detta “la Moretta” a motivo della pelle mulatta, ha appena compiuto 16 anni quando sale per la prima volta davanti al pubblico del Nuovo Teatro Ducale. Va in scena il Dafni di Emanuele d’Astorga.
Suo padre, che ha antenati africani, è servo di un famoso castrato, Francesco De Castris. È probabilmente lui ad accorgersi della notevole voce da contralto della ragazza, supportandone gli studi prima a Firenze e poi a Bologna.
A Parma arriva in un periodo dove musica e teatro sono al centro della vita pubblica (la compagnia del duca Francesco Farnese sarà richiesta fin dal re di Francia). Non a caso, pure la futura diva Francesca Cuzzoni debutta proprio assieme alla Tesi, in questo stesso carnevale 1716, sempre nel Dafni.
Negli anni successivi, la Moretta girerà l’Europa presentandosi come protetta di Antonio Farnese.
A Parma canterà ancora nella primavera 1724 come Erenice nell’opera Il Venceslao di Giovanni Maria Capelli. E nel maggio 1728 nel Medo di Leonardo Vinci, le cui parole sono del poeta Carlo Innocenzo Frugoni, parmigiano d’adozione.
Pietro Metastasio la dice la “nostra impareggiabile africana Tesi”, anche se lei è solita abbondare con la cipria per schiarirsi il volto, forse perché non vuole essere notata per le fattezze esotiche, ma per le doti di artista. Chi l’ha conosciuta ne parla come di donna affascinante e soprattutto cantante d’opera fra le prime del suo tempo, non solo per la voce e la perfetta intonazione, ma anche per la rara abilità recitativa, dei gesti e delle espressioni.
Lavorerà in teatro tutta la vita. Quando la voce verrà meno, diventerà sarta di costumi teatrali a Vienna. E morirà ricchissima, di denaro e di storie, molte galanti.