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25.12.1974. Cristo Risorto a Natale, don Luciano, le periferie

25 dicembre 1974 – La prima messa nella chiesa di Cristo Risorto – memoria pasquale – viene celebrata il giorno di Natale.

La parrocchia esiste già da oltre sei anni, dal 1968, ma finora il giovane parroco, le suore di Maria ausiliatrice che lo aiutano e tutta la comunità della nuova periferia a nord di Parma si sono riuniti in un’aula di asilo. In attesa di erigere una chiesa vera e propria, la sede è stata il Villaggio del fanciullo, struttura costruita dai Salesiani nel 1948 per aiutare le famiglie dei “capannoni” di via Venezia. Più avanti, il Villaggio diventerà la scuola per l’infanzia Maria Domenica Mazzarello di via Treviso.

Cristo Risorto viene progettata da Italo Borrini, edificata a partire dal 1972 tutta in cemento armato e metallo, consacrata il 22 dicembre 1974 e finalmente in questo 25 dicembre i tutti i fedeli vi possono entrare.

Il giovane parroco è don Luciano Scaccaglia, che vi resterà fino al 1982. Nato nel 1936 a Felino, diventa una delle personalità forti della città per tutto il secondo Novecento.

Don Luciano viene da una famiglia di sfegatati comunisti, per i quali avere un figlio seminarista e poi parroco è cosa faticosa. Lui dice che “dentro ho un po’ di comunismo”, non come ateismo, ma come istanza di uguaglianza. Dedica tutta la vita a chi vive ai margini, agli scartati, perché “a stare con i poveri non si sbaglia mai”.

Cristo Risorto è l’ambiente ideale per questo prete, un territorio dove vivono tante persone trasferite forzatamente dall’Oltretorrente, che non amano certo la Chiesa. Ma lui li conquista e fa proprie le loro cause.

Le persone dei capannoni ed io ci siamo avvicinati attraverso la comprensione e l’accettazione di chi ci è differente e il riconoscimento dei valori dell’altro, partendo dalla misericordia per approdare all’impegno sociale e a volte politico”, dirà in un’intervista molti anni più avanti.

Cristo Risorto è parrocchia di periferia sotto tutti i punti di vista, collocata là dove si toccano realtà contrastanti: per dimostrarlo, basta ricordare che proprio di fronte, per molti anni, c’è l’unico cinema a luci rosse della città, il Ritz (che nel 2020, ironia della sorte, diventa sede di una chiesa pentecostale).

Nel 1982, don Luciano lascerà Cristo Risorto a don Otello Vignali, trasferito in Santa Cristina, in pieno centro storico, e qui sarà lui ha rappresentare la periferia, con le sue omelie scomode in stile irriducibilmente polemico, in cui critica la vita e i valori borghesi, e con una casa d’accoglienza per stranieri, socialmente emarginati come lo erano stati i “capannoni”.

La chiesa di Cristo Risorto a Parma
La chiesa di Cristo Risorto a Parma

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Succede il 25 di dicembre:

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