24.9.1922. Bagni di sole contro la tubercolosi
24 settembre 1922 – Cerimonia ufficiale di apertura della stazione elioterapica, novità apprezzatissima in fatto di cura dell’infanzia. Infanzia minacciata dalla tubercolosi, una malattia che colpisce soprattutto i poveri, e che quindi nel 1922 va curata con mezzi poveri.
Da tempo, Alfredo Frassi, presidente dell’Associazione parmense contro la tubercolosi, lavora per aprire a Parma un centro dove offrire bagni di sole ai bambini più mingherlini e pallidi. Non vuole guarirli dalla tubercolosi, ma prevenire l’infezione.
Lo sa bene, Frassi, che la tubercolosi è causata da un batterio e che i batteri non si sconfiggono solo col sole. Probabilmente sa anche che in Francia, l’anno prima, si è iniziato a sperimentare un vaccino. Ma ancora non ci sono medicine per la tubercolosi, dunque si deve insistere sulla strada di una vita sana, così da sviluppare un fisico robusto e tenere lontane tutte le malattie, tubercolosi in testa.
La sua predicazione ha avuto successo. L’Associazione ha raccolto abbastanza soldi per costruire questa stazione. Un edificio di mattoni di due piani, con una grande terrazza a quello superiore, accanto al refettorio, in un’area verde con giochi e conifere.
La costruzione l’ha progettata Dante Preti. Il Comune ha donato il terreno, appena fuori dall’area urbana, sul torrente Baganza, perché come dicono alcuni studiosi di tubercolosi, il sole di città fa bene come quello del mare e dei monti. E poi molte persone hanno fatto donazioni. In giugno c’è stata una fiera di beneficenza nel Giardino pubblico, poi una lotteria, e alla fine si sono messi insieme abbastanza soldi per costruire la stazione ed aprirla.
L’inaugurazione di questo 24 settembre serve proprio a ringraziare i molti benefattori, e magari convincerli a sostenere ancora la stazione elioterapica. Che in realtà ha già aperto da diverse settimane, ma con i lavori ancora in corso.
Nel primo anno di attività, gli ospiti sono 25 bambini e bambine “di gracile costituzione”, affidati alla direttrice signorina Bacchi.
“I bimbi che qui verranno dagli umidi e bui tuguri della vecchia Parma, nidi di ogni sorta di contagio, riceveranno il raggio di sole, che penetrando nel loro corpo, attenuerà la virulenza di germi nefasti”, promette Frassi ai suoi sostenitori.
Le giornate trascorrono fra canti, giochi, ginnastica, qualche lezione scolastica di recupero, sempre in costume, e naturalmente l’esposizione al sole sui lettini, il primo giorno per 5 minuti, poi sempre per più tempo, fino a 205 minuti. La struttura offre anche pranzo e merenda e la doccia, cose che a casa mica tutti hanno.
I bambini sono arrivati il 22 luglio e tornano ogni mattina fino ad ottobre.
Tutti loro vengono visitati da un medico, che gli fa pure le lastre dell’intero corpo e due volte al giorno misura la temperatura. Pare che nei due mesi già trascorsi, mediamente siano cresciuti di quasi due centimetri di altezza e abbiano messo su oltre un chilo di peso.
La stazione elioterapica continuerà a funzionare per diversi anni, fino alla “invenzione” delle colonie marine.
L’edificio inaugurato il 24 settembre 1922 c’è ancora, ma è diventata una residenza per anziani, una delle strutture di Villa Parma, I Tigli.