Cultura & Società,  Medioevo

24.4.1493. Porte nuove per cattedrale e battistero

24 aprile 1493 – L’intagliatore Luchino de’ Bonati accetta l’incarico di costruire nuove porte per la cattedrale ed il battistero di Parma. Un lavoro lungo ed impegnativo: un primo battente viene montato già dopo un anno, ma per quelli del battistero di anni ne servono probabilmente quattro; solo a fine 1497, l’artigiano riceve i cardini su cui montare le ante. Per le ultime porte, quelle minori del duomo, occorrerà attendere addirittura 16 anni, è infatti soltanto nel 1509 che Luchino verrà pagato per l’opera finita.

Nel 1493, la scelta di chiedere ad un falegname le porte del centro religioso della città è motivo di litigi. Il vescovo Giovanni Giacomo Schiaffinato, con il clero, le vuole di legno. Ma le autorità civili, in Comune, le preferirebbero di metallo. Alla fine prevale la posizione della Fabbriceria della Cattedrale, anche perché è lei che paga… Pagò a Luchino 330 ducati d’oro.

La scelta non è affatto sbagliata: a distanza di mezzo millennio, diverse di queste porte ci sono ancora e ancora si aprono e si chiudono per far entrare fedeli e turisti. Il nome di Bonati resta infatti inciso sulla porta maggiore della cattedrale, ma gli sono attribuiti anche i battenti degli ingressi delle navate e quelle del transetto, che danno non sulla piazza ma su strada del Consorzio e su via Cardinal Ferrari.

Portale maggiore della cattedrale di Parma, con i battenti lignei di Luchino de’ Bonati detto Bianchino,
la cui firma è sotto i primi quattro quadrelli alti del portone di sinistra.
Portale maggiore della cattedrale di Parma, con i battenti lignei di Luchino de’ Bonati detto Bianchino,
la cui firma è sotto i primi quattro quadrelli alti del portone di sinistra.

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