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24.12.1962. Il papà del Crodino

24 dicembre 1962 – È la vigilia di Natale del 1962, ma in molti lavorano ancora. In un ufficio di Milano, si incontrano il parmigiano Pietro Ginocchi e il piemontese Maurizio Gozzelino. Pietro – ma tutti lo chiamano Piero – è il direttore delle Terme di Crodo, sopra Domodossola, in linea d’aria dieci chilometri esatti da confine con la Svizzera. Maurizio invece è un enologo. Il primo ha voluto conoscere il secondo per parlargli di un’idea che gli gira in testa da un po’ di tempo: con l’acqua delle terme si può fare una bevanda nuova? Perché no! Due anni dopo questo incontro sarà pronto per la vendita il Crodino, che con lo slogan “L’analcolico biondo che fa impazzire il mondo“, si affermerà come più noto soft drink italiano.

Ginocchi nasce a Parma nel 1901. La famiglia abita vicino alle mura (dove poi sorgerà vial Fratti). Il suo spiccato spirito imprenditoriale, la serietà e l’instancabile dedizione al lavoro gli permettono di far carriera in un’industria locale che produce latta. Ma quando compie 30 anni, decide che la piccola Parma non gli basta più ed emigra a Milano. Si concentra sulle Terme di Crodo, iniziando a vendere l’acqua minerale delle fonti della Val Forazza a Milano e Brescia. Non lascierà più le Terme fino all’età di 82 anni.

A Crodo, l’imprenditore parmigiano produce bibite tradizionali, come il chinotto, il tamarindo e prova anche con una Crodo Cola. Ma vedendo il successo del Sanbittèr, decide che serve un analcolico.

Nell’anno di esperimenti per arrivare alla formula del Crodino, Piero Ginocchi ha il ruolo di assaggiatore. Quando finalmente beve il bicchiere che lo soddisfa, la nuova bevanda viene messa subito in produzione. Le vendite iniziano il 1° dicembre 1964.

La bibita all’inizio si chiama Picador, poi Biondino, si pensa anche a Biondo, e finalmente dal 14 luglio 1965 Crodino.

Per portare al successo la sua creatura, il nostro non si risparmia in nulla. Spende grandi somme in pubblicità sia sui giornali che in tv. Assolda testimonial molto amati, compresa Brigitte Bardot. Invia il Crodino all’estero anche se gli costa più di quel che ne guadagna. E pure copia la concorrenza, nei marchi e nella forma delle bottiglie.

Il successo arriva ed è internazionale.

Ormai molto anziano, nel 1983 Pietro Ginocchi vende la sua impresa a una multinazionale, che subito lo allontana dall’azienda. Pazienza, ormai il suo contributo al Novecento lui lo ha dato e il mondo se lo ricorderà ancora molto a lungo, ogni volta che qualcuno farà un aperitivo.

Pietro Ginocchi con il "suo" Crodino
Pietro Ginocchi con il “suo” Crodino

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Succede il 24 di dicembre:

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