23.9.1972. Il cinema itinerante di Arnaldo Ravasini
23 settembre 1972 – All’età di 79 anni, se ne va Arnaldo Ravasini, senza particolare clamore. Non sono in tanti a ricordare quel che era da giovane: un personaggio quasi come Alfredo di Nuovo cinema paradiso, il film di Tornatore che vincerà l’Oscar.
Ravasini, tanto tempo prima, suppergiù ventenne, compra un proiettore Pathé. Non un Pathé Baby, quelli nuovissimi con la pellicola da 9,5 millimetri, no. È un vecchio grosso Pathé del 1907 da 35 millimetri, per proiettare i film veri. Un bell’investimento per una nuova attività.
Per molti anni, Ravasini gira per i centri della Pedemontana – lui è di San Michele Tiorre – con spettacoli nelle piazze sotto una tenda o in sale chiuse attrezzate alla meglio. Il nostro è un contadino, ma curioso e pieno di iniziativa. In città ci sono già diversi cinema, che ogni sera si riempiono di spettatori paganti. Perché non fare lo stesso anche in provincia?
Con il Pathé 35 mm, pellicole affittate dalla stessa major francese, un grammofono che accompagna le proiezioni ancora senza sonoro, gli spettacoli di Arnaldo Ravasini incantano i parmensi per quindici anni. Sì proprio come nel film di Tornatore, coi bambini, gli innamorati e i signori con gli sguardi conquistati dalla luce che crea storie e personaggi sul telo bianco.
Proietta i film di Lucien Nonguet, Georges Monca, Segundo de Chomón e Ferdinand Zecca prodotti prima della guerra. Comicità grottesca, scene drammatiche, avventure di pellerossa, banditi e cani. E poi quei pochi che la Pathé distribuisce negli anni Venti, più lunghi, di qualità spesso scadente, ma in campagna affascinano ancora. Per vederli, basta presentarsi alle 19,30 e pagare due lire.
Il progresso, però, va avanti. Il cinema trova il suo baricentro ad Hollywood. Il Pathé diventa vecchio – tutto sommato lo era già quando è stato acquistato –. Il cinema diventa sonoro. A Felino apre una sala stabile, il Cinema Teatro Floria. Gli spettacoli da aia di Ravasini non funzionano più. E allora lui dice addio alla settima arte. Troverà consolazione nella fotografia.