23.9.1472. Andrea Portilia, un Gutenberg parmigiano

Facebook Twitter Pinterest 23 settembre 1472 – Il primo libro stampato a caratteri mobili a Parma è pronto. A Magonza, Gutenberg ha terminato la prima Bibbia prodotta con il suo innovativo sistema giusto 16 anni e sette mesi fa. Il libro impresso a Parma contiene tre titoli: De liberis educandis di Plutarco; De officiis liberorum erga parentes di san Girolamo; De legendis gentilium libris di san Basilio. Tutti e tre testi sull’educazione dei giovani. Autore dell’opera è Andrea Portilia, pure lui un giovane, venuto da Torino, che ha imparato chissà dove la nuova arte della stampa. Ha un gusto raffinato, perché le sue lettere non sono le pesanti gotiche usate da Gutenberg e dai suoi primissimi emuli, ma già caratteri latini sottili ed equilibrati. Portilia continuerà a fare lo stampatore a Bologna, per poi tornare a Parma, lavorando per i primi testi ad uso degli studenti dell’Università. Negli stessi anni suoi, Parma è una grande scuola di stampatori, che nella maggior parte dei casi lasciano la città per impiantare altrove laboratori di stampa. Tanti da far pensare a diversi studiosi che potrebbe esserci stata qualche edizione ancora precedente a quella di Portilia del 1472, ma tutte perse (durante la Seconda Guerra Mondiale andò distrutto un De Oratore di Cicerone con annotata come presunta data di impressione il 30 settembre 1465 appartenuto all’umanista Antonio Tridentone allora residente a Parma). Coevo di Portilia è Stefano Corallo. Molto più noto è Antonio Zarotto, nato in Oltretorrente, primo tipografo a Milano e primo al mondo a creare caratteri con l’alfabeto greco ed altri utili per stampare partiture musicali. Parmensi sono anche Michele Manzolo, tipografo a Treviso dal 1475, Matteo e Giovanni Capocasa, Andrea Sozzi e Annibale Fossi (Fosio) attivi a Venezia, Cesare da Parma stampatore a Brescia, Girolamo Medesano a Forlì nel 1495 e diversi altri. Tutte persone capaci di comprendere la portata della rivoluzionaria stampa.