Cultura & Società,  Epoca Moderna

23.10.1768. Boudard, lo scultore del Parco Ducale

23 ottobre 1768 – Muore a Sala Baganza l’artista Jean-Baptiste Boudard, per vent’anni al servizio di Filippo di Borbone, duca di Parma.

Anche incisore e stuccatore, è ricordato soprattutto come scultore, in particolare per le statue e i vasi che abbelliscono il Parco Ducale.

Nato a Parigi nel 1710, a 23 anni si trasferisce a Roma per perfezionare la propria formazione. Dopo aver lavorato a Napoli e Lione, viene assunto dal Borbone proprio pochi mesi prima della nomina a duca. Arriva dunque a Parma nel marzo del 1749 assieme alla corte di Filippo. Da qui non si muoverà più trovando moglie – Maria Giordani –, facendo carriera fino a diventare “Primo statuario”, e ottenendo la cittadinanza.

Boudard allestisce il suo atelier nella Rocchetta. Nel 1753, assieme all’architetto Petitot inizia a lavorare nel Parco. Scolpisce in marmo apuano le statue di Bacco, Arianna, Zefiro, Flora, Apollo, Venere, Naiade e Satiro, Pale, Trittolemo, Vertumno, Pomona e il gruppo del Sileno ed Egle e alcuni grandi vasi, nello stile classico appreso studiando le statue del Rinascimento, ma con l’aggiunta di elementi rococò alla francese e qualche riferimento allegorico. Il programma, studiato su una parte delle Bucoliche di Virgilio, prevedeva anche un secondo gruppo, il Sacrificio di Cerere, mai iniziato.

L’artista realizza anche busti e monumenti funerari e nella Reggia di Colorno si occupa della decorazione di varie sale, soprattutto di quella da ballo, ispirandosi a Versailles. È sua anche la Madonna sulla torre del Palazzo del Governatore in piazza Garibaldi.

Le statue oggi visibili nei viali del Parco sono copie. Gli originali, a lungo rimasti all’interno del Palazzetto Euricchio Sanvitale, da poche settimane hanno trovato nuova collocazione nell’ex monastero di San Paolo, presso il Chiostro della Fontana e il Chiostro binato della pinacoteca Stuard.

Sileno, Egle, Mnasilo e Cromi, Jean-Baptiste Boudard, 1766, Parma
Sileno, Egle, Mnasilo e Cromi, Jean-Baptiste Boudard, 1766, Parma
Apollo, Jean-Baptiste Boudard, 1754, Parma
Apollo, Jean-Baptiste Boudard, 1754, Parma
Arianna, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Arianna, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Bacco, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Bacco, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Flora, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Flora, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Naiade e Satiro, Jean-Baptiste Boudard, 1760, Parma
Naiade e Satiro, Jean-Baptiste Boudard, 1760, Parma
Pale, Jean-Baptiste Boudard, 1756, Parma
Pale, Jean-Baptiste Boudard, 1756, Parma
Pomona, Jean-Baptiste Boudard, 1757, Parma
Pomona, Jean-Baptiste Boudard, 1757, Parma
Trittolemo, Jean-Baptiste Boudard, 1756, Parma
Trittolemo, Jean-Baptiste Boudard, 1756, Parma
Venere, Jean-Baptiste Boudard, 1754, Parma
Venere, Jean-Baptiste Boudard, 1754, Parma
Vertumno, Jean-Baptiste Boudard, 1757, Parma
Vertumno, Jean-Baptiste Boudard, 1757, Parma
Zefiro, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma
Zefiro, Jean-Baptiste Boudard, 1753, Parma

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