23.1.1650. Gli scomodi mercenari di Ranuccio II
23 gennaio 1650 – Il duca Ranuccio II Farnese rinchiude nel cortile della Pilotta tutti i mercenari assoldati per una guerra contro il papa.
L’effetto sono i peggiori improperi contro il signore di Parma, gridati per tutto il giorno e anche in quello seguente.
“Dicevano delle più gran villanie contro Sua Altezza Serenissima che si possa mai sentire. Ma veramente cosa abbominossa per tanto spetacoli”, annota Andrea Pugolotti, un soldato parmigiano che tiene un diario di questi anni.
Le cose erano andate così. Da tempo i Farnese e lo Stato pontificio si litigavano il feudo di Castro, nel Lazio. Nel 1649 viene ucciso il vescovo di Castro. Papa Innocenzo X accusa Ranuccio di essere il mandante, invade il feudo e rade al suolo Castro. Ranuccio raduna un esercito di tutta fretta e in cerca di vendetta attacca la papale Bologna. Viene sconfitto e la guerra è finita.
Restano i mercenari, molti dei quali radunati a Parma, almeno 700. Ranuccio ha trovato un accordo per cederli a Venezia. Così, in questo 23 gennaio, senza dare troppe spiegazioni, li ha convocati tutti in Pilotta dicendo che versava loro la paga, e poi non li ha fatti più uscire. Il giorno successivo sono stati scortati fuori dalle mura e avviati verso il Veneto.
Il soldato in Italia nel Seicento si fa così. Oggi per uno e domani per un altro, con tante brutte parole di saluto al vecchio padrone.