Economia,  Medioevo

22.6.1349. Contro la carestia servono i Cistercensi

22 giugno 1349 – Giovanni Visconti, signore di Milano e pure di Parma, nonché arcivescovo, esonera i monaci della certosa di Fontevivo dal pagamento di una serie di tasse cui erano abitualmente sottoposti gli abitanti del suo dominio.

I monaci di Fontevivo non dovranno più versare i dazi sul vino, il dazio sulle “bocche umane”, quelli sulle macine, sulle ruote dei mulini, sulle ruote dei carri e sul fieno.

Un provvedimento simile, sempre a vantaggio degli stessi chierici della bassa parmense, era stato emanato il 12 febbraio 1348 dal fratello di Giovanni, Luchino Visconti.

Lo sconto sulle tasse è deciso in un momento di eccezionale crisi. Nel 1346 è giunta in Europa la terribile peste nera, che entro la fine del decennio uccide almeno un terzo della popolazione dell’intera Europa. In pianura Padana, l’anno peggiore è il 1348. E come se non bastasse, l’anno successivo registra forti gelate che danneggiano le coltivazioni in campagna.

I cistercensi sono fra i grandi gestori dell’agricoltura del tempo: sollevarli da una serie di gravami fiscali, è un modo per sostenere economicamente l’intero territorio e sfamare chi vi abita.

Certo che sono ben tante e ben pesanti le tasse momentaneamente sospese. Un dazio sulle “bocche umane” è una tassa su ogni persona: si paga in quanto vivi. Quelle sulle ruote dei mulini e sulle ruote dei carri sono tasse sul lavoro, attività non certo molto specializzate o per prodotti di alta gamma, ma per produrre gli alimenti di base. La tassa sul fieno colpisce perfino gli animali. Ad essere levate sono dunque le imposte che riguardano gli aspetti davvero essenziali.

Non sorprenda che nell’elenco figuri anche il vino: oggi è una bevanda quasi di lusso e non considerata amica della salute, ma per gran parte della storia umana, senza vino non si beve, perché l’acqua liscia, attinta dai pozzi, è sempre a rischio di contaminazione batterica. Aggiungendo un po’ di alcolico vino, in qualche misura la si disinfetta. Detassare il vino è anche una misura medica.

La certosa di Fontevivo
La certosa di Fontevivo

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