Età contemporanea,  Scienza & Tecnica

22.4.1907. La scuola per tracomatosi

22 aprile 1907 – Il Consiglio comunale di Parma approva l’istituzione di una scuola per tracomatosi, cioè per bambini con malattie infettive agli occhi.

All’inizio del Novecento, causa la scarsa igiene, il problema è assai esteso. A Parma, si pone in modo evidente soprattutto dal 1893, quando scoppia un’epidemia di morbillo con pesanti conseguenze proprio nella diffusione di malattie agli occhi.

Il morbillo del 1893 interessa tutta Italia e dura anche l’anno successivo. La malattia è endemica, ma nel ‘93, in molte regioni il numero di contagi raddoppia rispetto all’anno precedente. Nella provincia di Parma, i casi di morbillo erano stati 649 nel 1892 e ben 1.593 nel 1893 (4.816 a Bologna, 1.576 a Modena), per poi tornare a 655 nel 1894 (quando la malattia si accanisce su Piacenza con 2.270 casi e Ferrara con 2.644).

Il picco, a Parma è in luglio, quando quasi tutti i bambini che frequentano gli asili infantili ne sono colpiti. Il medico Camillo Gallenga convince allora le autorità a trattenere i bambini nella sede centrale degli Asili, in piazza Ghiaia, isolati in quattro aule adattate all’emergenza, dove sono sottoposti a pulizie particolari, evitando il contagio anche degli adulti. In molti di quei bambini, passato il morbillo rimangono congiuntiviti e tracoma.

Per questo, per cinque anni, fino al 1897, sono attive sezioni speciali per i tracomatosi, proprio per isolarli e limitare la diffusione della malattia.

E la città inizia a discutere sull’opportunità di rendere permanente questa scuola parallela, proposito che richiede 14 anni prima di concretizzarsi, quando una cordata di benefattori guidata da Giovanni Sanvitale offre le necessarie risorse.

Per favorirla, nel 1902 la facoltà di Medicina indice un concorso, offrendo una medaglia d’oro per il miglior studio su come dovrebbe essere organizzata una “scuola pei tracomatosi”.

La scuola apre alla fine del 1906 con atti d’urgenza del nuovo sindaco Luigi Lusignani, e questo 22 aprile il Consiglio ratifica senza opposizione, ma anzi chiedendo garanzie di continuità del nuovo servizio.

Dirigono la scuola i medici Camillo Gallenga e Ugo Saltini. Carlo Capellini, Mario Ghirardelli, Andrea Cecchetto sono i medici curanti. Le insegnanti sono le signorine Aida Lisoni e Giacinta Vandini.

Prima dell’apertura della scuola, i bambini con tracoma non potevano partecipare alle lezioni, per non diffondere germi. Nell’agosto 1903, Gallenga aveva visitato tutti i bambini iscritti agli asili infantili: fra sede centrale e Guadagnini aveva trovato 181 casi di oftalmia, di cui 42 di tracoma; e altri 93 casi erano emergono nel corso dell’anno. Quelli col tracoma dovevano restare a casa, quelli con altri problemi andavano in sezioni separate con cure mediche.

Ma ora che la scuola ha aperto, nessuno è escluso. E soprattutto aumentano le guarigioni e calano i contagi, perché a scuola gli occhi dei bambini sono lavati, ci sono lezioni di igiene da riportare anche in famiglia e i malati restano isolati dai sani. Il rapido miglioramento è dimostrato dall’andamento degli iscritti, che sono 150 all’apertura; calano a 129 il secondo anno e restano 46 nel 1909 (27 maschi e 19 femmine), quando la maestra è Ines Saccani. Chi guarisce, può infatti tornare nelle sezioni comuni.

Gli alunni vengono soprattutto dall’Oltretorrente, quartiere dove la pulizia è scarsissima. La congiuntivite granulosa colpisce in media un parmigiano su dodici, ma i malati si concentrano proprio nell’Oltretorrente. Anche la prima sede della scuola per tracomatosi è in Oltretorrente, all’interno dell’ex convento di Santa Teresa, ma come il resto della zona, anche questo edificio ha carenze igieniche. Così, il 7 novembre 1909 sarà inaugurata una nuova sede in Ghiaia, al pian terreno delle beccherie, mentre al piano superiore c’è l’asilo comune con 300 posti.

La scuola, cambiando più volte sede e spostandosi in alcuni periodi all’interno dell’ospedale, funzionerà per decenni.

Visita oculistica in una scuola per bambini con tracomatosi nei primi del Novecento
Visita oculistica in una scuola per bambini con tracoma nei primi del Novecento

——————————

Succede il 22 di aprile:

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.