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22.12.1947. Il parmigiano che ha scritto la Costituzione

22 dicembre 1947- L’Assemblea costituente approva il testo finale della Carta su cui si fonda l’Italia democratica. La legge fondamentale dello Stato entrerà in vigore il successivo 1° gennaio.

Fra le persone che l’hanno scritta, scritta per davvero, c’è anche un uomo di Parma, l’avvocato penalista Gustavo Ghidini. Nato a Soragna, socialista, discepolo di Agostino Berenini, parlamentare prima della dittatura fascista, perseguitato – nel 1922 gli devastano lo studio e gli bruciano l’archivio in piazza –. In qualsiasi frangente, lui non perde mai la dignità, la serietà, la compostezza, che ne hanno fatto un uomo di cui qualcuno dice: “fa paura anche quando tace”.

L’Assemblea costituente si compone di 556 membri, ma chi lavora davvero al testo è la Commissione detta dei 75, ovviamente perché conta un tale numero di persone: Ghidini ne è il coordinatore.

All’interno dei 75, viene poi scelto il Comitato di redazione, che deve indicare l’impianto generale della carta. Assieme a Moro, Togliatti, Dossetti, Calamandrei, Ruini…, di nuovo c’è Ghidini. Che è pure presidente di una delle tre sottocommissioni, la terza, che redige la parte inerente questioni economiche e sociali.

In particolare, il nostro avvocato si impegna per affermare il diritto di sciopero. Il 14 gennaio 1947, una volta presentato al gruppo dei 75 il lavoro delle tre sottocommissioni, qualcuno solleva obiezioni sul diritto di sciopero. Ghidini interviene e convince il consesso dell’opportunità di non opporre alcuna limitazione a quest’arma dei lavoratori.

Ghidini proseguirà il suo lavoro a Roma come senatore nella prima legislatura, per poi tornare a Parma. Morirà nella sua città l’11 marzo 1965, all’età di 90 anni.

L'avvocato socialista Gustavo Ghidini
L’avvocato socialista Gustavo Ghidini

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Succede il 22 di dicembre:

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