21.8.1510. I leopardi di Ippolito d’Este
21 agosto 1510 – Spettacolo insolito in questo giorno a Parma: in città è arrivato Ippolito d’Este, che si porta dietro quattro leopardi.
Ippolito domina su Ferrara ed è cardinale, ma non va sempre d’accordo col papa. Il papa è Giulio II, papa capace di indossare l’armatura e mettersi personalmente a capo di eserciti mercenari per difendere lo Stato della Chiesa, come sta facendo in questo 1510, impegnato in una guerra contro Venezia.
Anche l’Este sta valorosamente combattendo, prima in aiuto di Giulio, affondando la flotta veneziana nel Po, ma poi contro il pontefice, che non nasconde più il desiderio di annettere il Ducato estense. Nella guerra, anche Parma si schiera contro Giulio II, aiutando Reggio nella propria difesa e ospitando alcuni cardinali scacciati dalla corte del bellicoso successore di Pietro.
I soldati pontifici minacciano di insediarsi a Ferrara, così Ippolito ha deciso di fuggire, portandosi dietro le sue abbondanti ricchezze e soprattutto i suoi animali. La grande passione di questo cardinale così poco spirituale è la caccia. Per cacciare da sempre colleziona rapaci, che si fa inviare da tutta Europa, e pure animali più esotici come i leopardi.
Difficile dire se siano questi i primi leopardi ad aver mai messo zampa a Parma. Forse, ne aveva anche Federico II di Svevia nel famoso assedio di tre secoli prima. Di certo c’è che dei parmigiani del 1510, nessuno ha mai avuto altra occasione per osservare quegli affascinanti felini.
A completare il bizzarro corteo che sosta a Parma per un giorno sono i magnifici cavalli di Ippolito, i 27 esemplari migliori della sua scuderia, che non ha abbandonato neppure nella fuga.
Non è chiaro se Ippolito si fermi a Parma o sia solo di passaggio. Di certo, in novembre sarà ancora qui.
Il 1510 è proprio l’anno degli animali esotici. Pochi giorni dopo il passaggio del folcloristico caravanserraglio da Ferrara, torna infatti a Parma da Roma l’ambasciatore monsignor Gimelo, portandosi una scimmia e due pappagalli, che tiene fuori di gabbia. Un altro spettacolo insolito per la gente che lo incontra.