21.3.1084. Wiberto, il parmigiano quasi papa
21 marzo 1084 – Un parmigiano entra a Roma per diventare papa: è Wiberto Giberti. Prima di sera, appena messo piede in Laterano, Wiberto convoca un sinodo e depone papa Gregorio VII. Tre giorni dopo sale al soglio pontificio col nome di Clemente III. Il 31 marzo, domenica di Pasqua, compie il suo primo atto da papa: consacra Enrico IV imperatore con una sontuosa cerimonia in San Pietro.
Ne ha fatta di strada, dalla sua piccola Parma, questo nobile longobardo. È sempre stato fedele alla parte imperiale, dimostrando di saper rimanere in piedi nel tempestoso scontro fra papato e impero.
Siamo nel secolo della lotta delle investiture, che vede contrapporsi i due massimi poteri del Medioevo. Molte città sono governate da vescovi: a chi spetta sceglierli? Gregorio VII vorrebbe che decidesse solo Roma. Per questo Enrico cerca di sostituirlo con altri prelati più disponibili a riconoscere il ruolo dell’impero.
Nel lungo braccio di ferro, Parma ha un ruolo speciale, dando all’impero ben due papi, che oggi si devono però chiamare antipapi, perché la loro nomina è stata successivamente sconfessata. Il primo è Onorio II (il vescovo Cadalo) e il secondo è proprio il nostro Wiberto Giberti, cioè Clemente III.
In questo 1084, Clemente III a Roma resta poche settimane. Tornerà nel 1089 per restare cinque anni e dovrà andarsene di nuovo. Nel mentre sono eletti altri papi, a lui contrapposti: Vittore III nel 1085 alla morte di Gregorio e poi Urbano II.
Non si creda che il parmigiano Wiberto sia un burattino dell’imperatore. Piuttosto ha un’idea di Chiesa diversa da quella di Gregorio e degli altri suoi rivali: la vorrebbe meno impegnata in politica e crede che vada lasciato più spazio per le Chiese locali e i loro vescovi, invece che accentrare il controllo nelle mani del papa come ha deciso Gregorio.
A Roma e nel resto d’Italia, una parte dei vertici della Chiesa appoggia Clemente III e le sue idee, ma col tempo i sostenitori diventano sempre meno. La Storia darà ragione ai suoi antagonisti. Clemente III non è più considerato un papa, ma solo un antipapa.