Cultura & Società,  Età contemporanea

21.10.1940. Mussolini toglie a Parma i cimeli di Paganini

21 ottobre 1940 – Il nuovo podestà di Genova Aldo Gardini invia un telegramma a Roma per ringraziare il duce del personale regalo che ha fatto alla sua città. Cosa ha donato Mussolini a Genova? Cimeli e documenti di Niccolò Paganini tolti a Parma.

A Parma, il capo del fascismo ha trovato un cammeo in cera bianca con il volto del grande violinista, il registro dei conti autografo del periodo 1828-1831, varie carte sciolte, le posate d’argento con le iniziali N. P., l’orologio d’oro del musicista, il suo bastone da passeggio con pomolo a forma di testa d’aquila e pure l’atto di ammissione all’Ordine costantiniano di san Giorgio, antica istituzione parmigiana, che era stata concessa dalla duchessa Maria Ludovica il 20 gennaio 1836.

Paganini è legatissimo a Parma: qui ha studiato, ha fatto le prime esibizioni, ha trovato uno dei suoi primi violini, è direttore musicale del Teatro Regio, compra casa e vi viene pure sepolto, in segreto.

Ma è Genova, nel 1940, a celebrare il centenario della morte di Paganini. Genova dove Paganini è nato. Fra il 15 maggio e il 1° giugno, all’ombra della Lanterna non solo si svolgono concerti dedicati al virtuosissimo dell’archetto, ma anche la “Mostra di cimeli paganiniani” al Teatro San Felice. È questa che fa da calamita anche per gli oggetti fino a questo momento conservati a Parma. Mussolini vuole che il suo nome sia affiancato alle celebrazioni e fa sì che la raccolta parmigiana sia spostata per sempre a Genova.

I cimeli parmigiani di Paganini erano in mano al nipote Attila, morto nel 1937. Mussolini li ha fatti acquistare, forse dalla vedova Angela Ricciardi, e ha ordinato di portarli in Liguria. Se lo dice il grande capo, nessuno può ribattere. Certamente, a Parma ci sono persone che coltivano il ricordo di Paganini, la musica anche nel 1940 è una delle colonne dell’identità parmigiana. Ma in dittatura si può solo chinare la testa e far finta di nulla.

Così Parma ha perso alcuni testimoni importanti della sua storia.

Il cammeo, opera di Benedetto Pistrucci, fa parte dell’esposizione dei Musei di Strada Nuova del Comune di Genova. Le carte ed il registro sono nella biblioteca del conservatorio di Genova.

Cammeo col ritratto di Paganini, opera di Benedetto Pistrucci, Musei di Strada Nuova a Genova
Cammeo col ritratto di Paganini, opera di Benedetto Pistrucci, Musei di Strada Nuova a Genova

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Succede il 21 di ottobre:

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