Cronaca,  Età contemporanea

20.2.1857. Gli assassini del caminetto

20 febbraio 1857 – Il Tribunale di Parma condanna a morte Carlo Bianchi e Luigi Moja per un crimine orribile: hanno ucciso un amico gettandolo fra le fiamme di un caminetto.

Il delitto si è consumato il 5 novembre 1856 in una casa isolata poco fuori Busseto e la vittima si chiama Domizio Demaldé.

Demaldé e Moja sono colleghi, entrambi vendono zolfanelli. Demaldé nel commercio ci sa fare, e nel tempo (ha 52 anni) ha accumulato un po’ di risparmi, che per timore dei furti porta sempre con sé. Quando Moja lo scopre, decide di derubarlo. Si accorda con Bianchi, un amico di Demaldé (o almeno questo lo credeva un amico), per trarlo in trappola.

In quel giorno di novembre, Bianchi ha invitato a pranzo Demaldé, per condividere la solita polenta. Trascorrono il pomeriggio insieme, poi, verso sera, Bianchi dice di doversi assentare, per andare a suonare il violoncello ad un concerto. Devono aver bevuto molto vino, perché Demaldé si sente così stanco che chiede di poter restare e coricarsi un poco. Ma certo, coricati! A sorvegliarlo c’è Moja, che appena è certo che la vittima ha preso sonno, richiama in casa Bianchi. Randello alla mano, lo colpisce più volte.

Moja insiste per bruciare il corpo, per non lasciare tracce. Caricano di fascine il caminetto e tornano da Demaldé. E qui scoprono che non è morto, ma solo svenuto. Ma il loro disegno non cambia: lo sollevano di peso, resistono ai suoi tentativi di aggrapparsi ad una porta e lo gettano nel fuoco; aggiungono pure altra legna. Ora è morto davvero e la salma è lasciata a consumarsi fra le fiamme fino a metà della notte. Moja e Bianchi si dividono le monete dell’uomo ucciso.

Il crimine è scoperto e i due assassini confessano. La sentenza sarà eseguita il 26 marzo 1857. Le pene capitali verranno definitivamente sospese un anno e mezzo più tardi. Il nome di Moja resterà a lungo nella memoria dei parmigiani quale modello di crudeltà.

Il Cortile della Cavallerizza della Pilotta, sede del Tribunale di Parma dal 1760 ca. al 1924
Il Cortile della Cavallerizza della Pilotta, sede del Tribunale di Parma dal 1760 ca. al 1924

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