Medioevo,  Viaggi

2.6.1534. L’instancabile camminatore divenuto santo

2 giugno 1534 – Quale patrono di Parma, viene scelto san Giovanni abate, grande pellegrino e fondatore del monastero di San Giovanni evangelista.

Nato a Parma presumibilmente alla metà del X secolo, Giovanni diventa prete e ottiene dal vescovo il permesso di partire per un pellegrinaggio a Gerusalemme. Ripeterà l’esperienza per ben sei volte, viaggiando a piedi e qualche volta in nave. Nell’ultimo dei sei viaggi – che lo impegnano per molti anni – conosce da vicino la religiosità dei monaci orientali, che seguono la regola di san Basilio, e si convince a interrompere il suo peregrinare per diventare lui stesso monaco.

Tornato a Parma, nel 983 gli viene chiesto dal vescovo Sigefredo II di divenire abate di un nuovo monastero, la cui fondazione inizia proprio in quell’anno, San Giovanni evangelista, eretto su un precedente oratorio dedicato a san Colombano e su parte del Prato Regio. L’elezione ad abate è formalizzata sempre nel 983 in un sinodo benedettino a Ravenna. Quando, nel 988, il potente Maiolo abate di Cluny passa per Parma, apprezza il procedere della costruzione del monastero e la sua regola.

Di Giovanni da Parma è stato raccontato di aver guarito istantaneamente il dito ferito di un monaco poggiandovi un poco di saliva, di aver parlato con la Madonna appena prima di morire e di aver moltiplicato il vino in un fiaschetto, per poterlo versare per tutto il pranzo ai suoi 15 compagni i desco. Muore il 22 maggio 990.

San Giovanni da Parma e il miracolo del vino, dipinto di Emilio Taruffi, 1674, chiesa di San Giovanni evangelista a Parma
San Giovanni da Parma e il miracolo del vino,
dipinto di Emilio Taruffi, 1674, chiesa di San Giovanni evangelista a Parma

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