Cultura & Società,  Epoca Moderna

2.5.1784. La tipografia di re Gustavo

2 maggio 1784 – Parma saluta il conte d’Haga, cioè il re di Svezia Gustavo III, che fra le tappe del suo Grand tour in Italia ha inserito anche la città ducale.

Si è fermato una settimana: sette giorni animati da spettacoli ed eventi, per onorare degnamente la visita di un sovrano che per la prima volta stringe relazioni con il Bel Paese.

Per il re Gustavo è stata fatta volare una mongolfiera in cielo. Per il re Gustavo si sono tenute cinque diverse recite teatrali, soprattutto comiche, due balli, un ballo a cavallo, un concerto. Per il re Gustavo si è consumato un banchetto ogni sera.

La manifestazione più partecipata è un’edizione del palio di Parma fuori calendario, il 27 aprile: una gara di cavalli berberi, corsa appena fuori da porta San Michele (barriera Repubblica), che mette in palio ricchi premi. Per l’occasione, tutta la via principale di Parma, strada San Michele (Repubblica), è impavesata di arazzi, stendardi, loggiati ritinteggiati di fresco, in mezzo ai quali sfilano le carrozze della corte del duca Ferdinando e quelle del seguito del suo ospite coronato.

Ma Gustavo sta cercando altro. In Italia e a Parma è venuto per l’arte. Vuole vedere le opere dei pittori rinascimentali, come Correggio, i resti antichi e tutte le manifestazioni dell’alta cultura italiana, che vorrebbe importare anche nella sua Svezia.

Così, fra uno spettacolo e l’altro, fra una cena di gala e l’altra, si fa guidare come un turista curioso nei luoghi più rilevanti della città.

Delle varie persone incontrare nella sua settimana parmigiana, quella che lo affascina maggiormente è il tipografo Bodoni. Assieme al direttore della Biblioteca Palatina Ireneo Affò, lo guida all’interno del palazzo della Pilotta e gli dona una piccola pubblicazione stampata appositamente per ricordare la visita di Gustavo III.

Lui, il re, ne resta così colpito che una volta tornato in Scandinavia ordina di attrezzare una tipografia all’interno del castello di Mariefred, a 70 chilometri da Stoccolma, per provare personalmente a stampare alcune pagine! Nel 1786, qualcuno dei manifestini prodotti da re viene spedito proprio a Bodoni: un omaggio a colui che ha appassionato Gustavo III all’arte della stampa. E naturalmente, quando nel 1788 uscirà il Manuale tipografico di Bodoni, la corte di Stoccolma ne acquista subito due copie.

Il conte d’Haga, re Gustavo III, lascia Parma con ottime impressioni. Ne parlerà così bene che negli anni seguenti molti viaggiatori svedesi aggiungeranno Parma al loro itinerario di visita in Italia.

Gustavo III re di Svezia, dipinto di Alexander Roslin, seconda metà XVIII sec., Nationalmuseum di Stoccolma
Gustavo III re di Svezia, dipinto di Alexander Roslin, seconda metà XVIII sec., Nationalmuseum di Stoccolma

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