Cultura & Società,  Medioevo

2.3.1432. Le belle ballano per l’imperatore

2 marzo 1432 – Un’ora prima del tramonto, giunge a Parma l’imperatore Sigismondo, venuto in Italia per essere incoronato dal papa. Viaggia assieme a 500 cavalieri. Il sovrano indossa un cappello verde e monta un destriero con un mantello di velluto ricamato in oro. Ma il corteo non fa una bella impressione, con tutti quei capelli e barbe lunghi, compresa quella bianca di Sigismondo.

L’imperatore si ferma per quasi tre mesi, fino al 25 maggio, quando ripartirà per Roma passando la Cisa. Alloggia in vescovado. Per il suo seguito devono provvedere i cittadini, aprendo le porte delle loro case.

Nelle diverse settimane trascorse a Parma, Sigismondo trova vari modi per passare il tempo. Non manca mai di partecipare alla messa, fatta celebrare ben tre volte al giorno, a volte in cattedrale, a volte in battistero. Per andarci, si fa portare a spalla seduto su un trono. Poi ascolta i poeti che vengono a proporre i loro versi, e quelli che lo soddisfano li incorona di alloro. Passeggia a cavallo in città e nelle campagne intorno. Incontra ambasciatori e potenti locali, concedendo investiture dietro adeguate ricompense.

L’evento che a Parma verrà ricordato più a lungo è però un altro. Il 13 marzo, l’imperatore ha voglia di divertirsi in modo diverso: ordina di radunare le donne più belle di Parma perché ballino per lui. Sedici ragazze avvenenti sono dunque accompagnate nel palazzo del podestà e una dopo l’altra si esibiscono di fronte alla testa coronata. La festa inizia alle nove di sera e dura oltre due ore. Sigismondo, soddisfatto, al termine delle danze non manca di baciare alcune delle giovani. L’imperatore ha 64 anni, ma apprezza ancora il fascino femminile, ed evidentemente a Parma di donne affascinanti ne ha viste tante.

L’imperatore Sigismondo,
Albrecht Dürer, 1512, Germanisches Nationalmuseum di Norimberga

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