Cronaca,  Età contemporanea

2.2.1817. Un contrabbandiere in trappola

2 febbraio 1817 – A Tarsogno, ultimo paese del Ducato di Parma prima del confine con la Liguria, un gruppo di soldati circonda la chiesa. Attendono in silenzio che termini la celebrazione della candelora, la messa per la festa della Purificazione di Maria. Quando i fedeli escono, i dragoni si gettano su Antonio Camisa, detto U Locciu, e uno di loro lo trafigge con la spada. Il poveretto riesce a divincolarsi e si trascina fino all’atrio di una delle case vicine, dove abita Giuseppe Cardinali. Ma la ferita è profonda, il sangue sgorga e l’uomo si accascia a terra senza riuscire più a respirare. In tanti lo hanno seguito, in questi attimi di paura e sorpresa. Anche il parroco, con ancora i paramenti indosso: ha il tempo di dargli l’assoluzione e il malcapitato muore.

Antonio Camisa ha 49 anni e fin da ragazzo ha fatto il contrabbandiere. È uno dei leader del contrabbando a Tarsogno, che di questo mestiere è il centro principale dell’Appennino parmense. Da secoli i tarsognini fanno passare merci dagli Stati sabaudi al Ducato di Parma e viceversa, evitando il dazio delle dogane. A volte guidano anche gente ricercata.

Se i dragoni sono venuti da Parma fin quassù a tendergli una trappola, è proprio perché il 22 agosto dell’anno prima ha aiutato un gruppo di contrabbandieri piemontesi a salvarsi dalle guardie che stavano per catturarli di là dal confine. Aveva anche partecipato ai moti del 1831.

Tarsogno resterà capitale del contrabbando fino all’Unità d’Italia, quando, scomparso il confine, verrà a mancare il lavoro. Molti di quelli che da generazioni facevano gli spalloni (cioè si mettevano in spalla decine di chili di formaggio, frumento o galline da portare dentro e fuori dal Ducato), per sopravvivere emigreranno all’estero.

Sono stati tramandati i “Comandamenti del tarsognino”:

Primeru: ne di mai u vero.
Secundu: freiga tuttu u mundu.
Tersu: falla da furbu e passa da luccu.
Quartu: pia u bun e lassa u scartu.
Quintu: chi l’ha in te man, l’ha vintu.
Sestu: iesse lestu.

Contrabbandieri con bricolla, metà anni '50 del Novecento
Contrabbandieri con bricolla, metà anni ’50 del Novecento

2 Comments

  • Steve Cross

    I have Cardinali ancestors from close to Tarsogno. My Great Great Grandad, Giuseppe Cardinali was born in Rovinaglia in 1828. He left Parma and moved to London around 1849/1850 and lived in London for the rest of his life. In London his name was spelt Cardinelli because the local accent pronounced the name so that it sounded like this spelling (and he couldn’t write). When I visited Parma State Archives in 2019 to discover more about my Cardinali ancestors I was told by someone who worked at the Archives that the Cardinalis were Smugglers! I am very interested to learn more about (a) Smuggling in this area and (b) Cardinali families from this area… especially if they have links to Rovinaglia!

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