Cultura & Società,  Età contemporanea

19.9.1896. I film dei Lumière per la prima volta a Parma

19 settembre 1896 – Al politeama Reinach viene proiettato L’arrivée d’un train à la gare de la ciotal. I parmigiani scoprono il cinema. Non sappiamo se, come da altre parti, anche a Parma vi sono spettatori che reagiscono scappando dalla sala per paura che il treno proiettato sul telo venga davvero a travolgerli. Di certo c’è che dopo quella prima dimostrazione, la settima arte conquista la città.

In questo 19 settembre sono mostrate diverse pellicole dei fratelli Lumière, che giravano film che oggi chiameremmo cortometraggi. C’è anche L’Arroseur arrosé. Il programma è tradotto pari pari da quello in francese quello presentato a Parigi nella prima proiezione pubblica di sempre, il 28 dicembre dell’anno prima. Da allora, la stessa serie di filmati gira e sorprende l’Europa.

Le pellicole dei Lumiére non hanno trama né attori: sono filmati realistici di situazioni più o meno ordinarie. Ben presto, però, arriveranno anche le produzioni di chi ha compreso l’eccezionale spazio che la nuova tecnica lascia alla fantasia.

Il Reinach è un teatro che oggi non esiste più, demolito dopo la Seconda Guerra Mondiale, che ospita spettacoli di ogni genere, dai concerti al circo. Il primo vero cinema di Parma (“cinematografo” dicevano allora) inaugura il 4 novembre 1906, il Salone Esperia in via XX Marzo, poi spostato in borgo San Biagio. Nel 1910, a fargli concorrenza aprono anche il Cinema Lux, il Teatro Cinema Iris e l’Ideal. Non importa se i film non hanno ancora né colore né voce: prima della tv e prima di Internet, quattro sale si riempiono con facilità. Nel 1926 le sale saranno trenta.

Il primo cineasta parmense di cui si ha notizia è il pittore Anton Maria Mucchi, che nel 1912 fonda una casa di produzione, la Ars-Film, ma ha poca fortuna: non riesce a girare neppure un film.

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