Epoca Moderna,  Scienza & Tecnica

19.6.1600. Il medico figlio di un cannibale

19 giugno 1600 – Pompilio Tagliaferri, stimato medico, scrive a Ranuccio Farnese per accettare la sua offerta di tornare in patria e assumere l’incarico di lettore di anatomia nell’Università che il duca stava riaprendo. Tagliaferri scrive da Roma e accetta l’offerta di Parma anche se già era in parola per andare ad insegnare a Napoli e a Palermo.

Il nostro è uno dei primi anatomisti: superati i tabù che per secoli hanno impedito di studiare i corpi delle persone morte, Tagliaferri quasi ogni giorno si occupa di dissezionare cadaveri alla ricerca dei segreti della vita. Quando non ha a disposizione corpi umani, si accontenta di quelli di animali, soprattutto cani.

Si vedeva havere sempre le mani intrise di sangue”, scrive Ranuccio Pico, segretario del duca, aggiungendo che questo spettacolo attirava un gran numero di studenti, che come il maestro desideravano dedicarsi alla dissezione.

Su questo medico che ai tempi suoi scandalizza ancora, abbondano gli aneddoti. Si dice che per procurarsi salme da studiare vada a rubarle di notte nei cimiteri, con grande pericolo, perché se fosse scoperto, subirebbe l’ira dei parenti dei defunti e dei preti.

E si dice anche – sempre Pico lo dice – che una volta ha estratto da un morto il fegato, per poi mostrarlo a lezione all’università. Lo ha appoggiato in un piatto e poi lo ha messo in un armadio a casa. Arriva il padre di Pompilio, che ha fame, e apre l’armadio, e vede il fegato, e lo crede tagliato da un vitello, comprato dal macellaio. Il padre di Pompilio cucina e mangia quel fegato umano. Quando rientra il figlio, lo ringrazia per avergli lasciato quell’ottima carne, perché di tanto buona non ne aveva ma assaggiata. Neanche fosse Hannibal Lecter…

Pettegolezzi a parte, Pompilio Tagliaferri passa alla storia come un grande sapiente ed ottimo medico. Possiede e realizza ricchi erbari di piante officinali. Scrive molte pagine – perdute purtroppo – sulle sue scoperte anatomiche. E sa curare con metodi antichi e metodi innovativi. Ha salvato molte madri e molti figli durante parti difficili. E pure Ranuccio Pico, se ha potuto scrivere i gossip sul dottore, è solo perché Tagliaferri lo ha operato con sapienza ad un occhio.

Pompilio Tagliaferri, sala delle Sirene. Farmacia di San Giovanni di Parma (seconda metà XVII sec.)
Pompilio Tagliaferri, sala delle Sirene. Farmacia di San Giovanni di Parma (seconda metà XVII sec.)

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.