Cronaca,  Età contemporanea

19.3.1973. Cessna precipita sull’Autosole

19 marzo 1973 – Un Cessna dell’Aeroclub di Parma si schianta sull’Autosole. A condurlo è un pilota esperto, Giovanni Conti, che vola dai tempi della guerra, quando teneva in mano le cloche dei bombardieri. Finora non ha mai avuto incidenti, neppure nei difficili anni al servizio dell’aviazione militare, ma oggi il destino ha deciso che l’esperienza può anche non contare nulla.

Il piccolo velivolo decolla dalla pista di Baganzola quando il sole già si prepara a tramontare.

Conti neppure ci aveva pensato, di salire in cielo, in questa giornata che preannuncia la primavera, tiepida e con una brezza di vento. Ma al bar incontra due amici che più di una volta ha portato con sé su fino alle nuvole, e fra una parola e l’altra, a tutti e tre viene voglia di andare all’aeroporto e fare un voletto.

Gli amici sono Marco Pellicelli e Bruno Gandolfi, entrambi più giovani del pilota: questo ha ormai 54 anni mentre loro 34 e 29. Ma la differenza di età non conta e quando conduce il suo monomotore, Conti pare il più giovane di tutti.

I tre amici si librano sulla città per un giro panoramico, godendo della luce radente del tramonto. Sono felici. Ma, d’improvviso, al suono regolare dei pistoni e dell’elica si sostituiscono dei singulti. Qualcosa non va, lì sotto la fusoliera. L’apparecchio perde colpi e perde quota. Sarà passato sì e no un quarto d’ora dal decollo.

Giovanni Conti, ai comandi, prova a tenere allineato l’aereo. Da est, dove si stava dirigendo, lo fa girare, evidentemente per rientrare al più presto alla pista di atterraggio. Non manca molto, anzi, pochissimo. Siamo alla periferia nord della città, proprio sopra alla nuovissima fabbrica Salvarani (dove poi sorgeranno le Fiere). L’Aeroclub in linea d’aria dista precisamente due chilometri.

Ma il Cessna non ce la fa proprio più. “Ho visto l’aereo perdere quota improvvisamente, andare a terra, battere un’ala in un campo e poi rimbalzare sull’autostrada”, racconta un testimone.

Nell’impatto col terreno, Pellicelli e Gandolfi vengono sbalzati fuori dalla carlinga. Conti rimane fra le lamiere. I tre uomini muoiono tutti sul colpo. Il velivolo si conficca nel terreno esattamente nello spartitraffico fra le due corsie della A1. Un furgone di colore rosso rischia di essere travolto, ma l’autista ha riflessi così buoni da riuscire a schivarlo. Tutte le auto in transito, quelle che vanno verso Bologna e quelle che vanno verso Milano, si bloccano. Non ci sono altre vittime.

Giovanni Conti, Marco Pellicelli e Bruno Gandolfi ora volano in cielo diverso.

Le lamiere del Cessna precipitato sull'autostrada a Baganzola il 19 marzo 1973
Le lamiere del Cessna precipitato sull’autostrada a Baganzola il 19 marzo 1973

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Succede il 19 di marzo:

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