Ambiente,  Animali,  Epoca Moderna,  Scienza & Tecnica

19.3.1659. Una peschiera nel greto della Parma

19 marzo 1659 – Una nuova tecnica di pesca viene sperimentata a Parma. Il duca Ranuccio II si è messo in testa di catturare i pesci che nuotano nella Parma, il torrente che scorre di fronte al suo palazzo. Ordina di erigere degli sbarramenti sotto il ponte che collega le due parti della città, per asciugare una parte del greto. Forse mira a costruire una peschiera alimentata dal fiume.

Per realizzare l’impresa sono assoldati cinquanta braccianti, che si mettono di lena con pale e carriole, lavorando giorno e notte. Ma il progetto fallisce: pur avendo stretto il corso del torrente – molto magro in questa stagione –, c’è acqua che continua a uscire dal terreno e l’area da asciugare si allaga di continuo.

L’improvvisato cantiere si protrae per tre giorni, poi Ranuccio rinuncia. I manovali tornano a casa. La Parma riprende a scorrere come sempre. I pesci possono nuotare in pace.

Lo strano progetto è stato raccontato in una cronaca coeva di Andrea Pugolotti:

Alli 19, 20 et 21 di marzo 1659, S.A.S. ha meso cinquanta brazanti per far asiugare sotto il ponte della Parma per pigliare una gran quantità di pesci et ancorché la Porme fosse asiuta che non coresse et che li suddetti lavorassero giorno e notte, hanno lasiato l’impresa imperfeta, perché l’aqua gi sorgieva e non v’era homo che havesse ingiegno a farla asiugare”.

Il torrente Parma nel tratto urbano
Il torrente Parma nel tratto urbano

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.