19.10.1698. Esperimenti con le bombe
19 ottobre 1698 – Giorno di esperimenti, sulle mura di Parma. Il geniale padre Vincenzo Maria Coronelli ha inventato un contenitore per la polvere da sparo che pare indistruttibile. E si sta facendo aiutare dal duca Francesco Farnese e dai suoi soldati per provarlo.
Coronelli è una mente vulcanica. Frate francescano veneto, diventerà ministro generale dei Minori conventuali. La sua grande passione è la cartografia. Realizza alcuni dei mappamondi più belli del mondo, globi che ancor oggi fanno bella mostra in musei come il Galilei a Firenze, la Bibliothèque Nationale di Parigi, il Museo della scienza di Milano. Coronelli è pure l’inventore dell’enciclopedia, con mezzo secolo di anticipo su Diderot e d’Alembert: nel 1701 stampa il primo volume di un’opera che punta a raccogliere in ordine alfabetico il sapere universale, la Biblioteca universale sacro-profana. Purtroppo, si ferma a metà della lettera C, al lemma Caque.
Parma è stata la prima corte a dar credito a Coronelli, permettendogli di mostrare le sue qualità. I primi mappamondi li ha fatti per il duca Ranuccio Farnese nel 1678; purtroppo sono andati persi. Ed è al duca Francesco che chiede sostegno per l’enciclopedia.
Così, proprio a Parma il frate geniale si rivolge per testare e far conoscere la sua invenzione.
I sacchi per la polvere da sparo vengono prima gettati in un grande fuoco, e ne escono illesi. Poi più volte spinti sott’acqua, e il contenuto resta asciutto. Quindi sotterrati nel giardino del duca (il Parco Ducale) sotto terra, mattoni, travi ed altra polvere da sparo, 200 libre, che viene fatta saltare con una mina: “riuscì di tanto terrore, che nella Città fu creduto da tutti il Tremuoto: fece cadere dalla grandissima veemenza diversi Camini; ed i Travi, ed i Sassi volati nell’aria, squassarono alcuni Tetti”, riferisce in una lettera . Ma sacco resto integro, solo in superficie “in qualche parte leggermente brustolata”.
L’ultima prova è quella del cannone. Giuseppe Ruta, comandante dell’artiglieria di Parma (“bombardieri”), infila il sacco di Coronelli in un cannone di bronzo da sessanta e lo spara dalle mura della Cittadella. Lo ritrovano nel terrapieno sottostante, di nuovo abbrustolito, ma intero. L’esperimento è riuscito.