Cultura & Società,  Età contemporanea

19.1.1902. Nasce l’Assistenza Pubblica

19 gennaio 1902 – Nasce l’Assistenza Pubblica di Parma. In questa domenica, presso la scuola Cocconi si ritrovano i circa 200 soci sostenitori che ne approvano formalmente la fondazione. Il presidente è l’ex sindaco Alessandro Cugini. Il professor Ferruccio Rizzatti spiega all’assemblea gli scopi dell’organizzazione: fornire un servizio di trasporto gratuito di feriti, infermi e malati. Il 26 gennaio, una seconda assemblea elegge le cariche operative.

Nel mese di marzo viene acquistato a Pisa un carro lettiga, che arriverà a Parma il 28 maggio, con doppie sospensioni perché i feriti da trasportare non soffrano troppo gli scossoni della strada. Può essere tirato sia a mano che dai cavalli.

Contemporaneamente viene organizzato un “asilo sociale”, un luogo dove portare le persone soccorse, in via dell’Università, 13, la prima sede dell’Assistenza Pubblica. I locali sono messi a disposizione dal Comune. L’indirizzo è scelto per la posizione centrale.

I volontari vanno a fare pratica in altre città dove l’Assistenza Pubblica è già operativa, per essere pronti ad entrare in servizio a Parma nel corso dell’estate. I militi si rendono riconoscibili indossando sul braccio una fascia col simbolo. Il loro comandante è Umberto Bagnoli.

Prima dell’inaugurazione ufficiale del servizio, l’associazione si dota anche di una bandiera, dono di un comitato di studenti universitari e del gruppo delle Donne Parmigiane. L’inaugurazione è una serata di gala al Teatro Reinach il 21 giugno, con la banda dei Granatieri che esegue arie della Giulietta e Romeo. L’evento doveva svolgersi il giorno 15, ma un incidente ferroviario che ha coinvolto l’oratore della serata, Angelo Battelli, presidente dell’Assistenza Pubblica di Pisa, ha costretto a ritardare.

È nato così il primo servizio di ambulanza a Parma, che ancora funziona. I trasporti sono offerti non solo a vittime di incidenti, ma anche a persone inferme che hanno bisogno di andare o tornare dall’ospedale, gratuitamente. Il carro lettiga non si muove solo in città, ma alla bisogna arriva anche nei paesi.

Fra i primi interventi della Pubblica documentati, vi è il soccorso a un ragazzo scampato il 31 agosto da un incendio al fienile di Villa Negrona (accanto alla scuola Rodari). Poi ai feriti coinvolti pochi giorni dopo in un altro incendio, in una drogheria poco fuori barriera Vittorio Emanuele (Repubblica). Il 25 settembre, i militi della Pubblica portano in ospedale la figlia tredicenne del custode della Corte d’Appello, caduta dalla tromba delle scale mentre provava a camminare in equilibrio sul corrimano. Il 2 novembre soccorrono un uomo investito dalla carrozza del generale Panizzardi mentre tirava il suo carretto in strada Vittorio Emanuele (Repubblica).

Fin da subito, però, c’è pure chi approfitta del nuovo servizio in modo inopportuno, ad esempio per far allontanare gli ubriachi. Così, già a poche settimane dall’avvio dell’opera, sulla Gazzetta di Parma appaiono lettere che invitano ad usare intelligenza nelle richieste di soccorso.

La lettiga dell’Assistenza Pubblica di Parma nel 1902/1903 (apparma.org)

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