
18.7.1573. La figlia segreta di don Giovanni d’Austria
18 luglio 1573 – La duchessa di Parma Margherita riceve una segretissima lettera da suo fratello don Giovanni d’Austria, l’eroe della battaglia di Lepanto. Giovanni, 26 anni, si è profondamente invaghito di una diciottenne di Sorrento, Diana Falangola. Ha convinto il padre di lei a lasciargliela corteggiare cedendogli il governatorato di Pozzuoli e adesso la ragazza aspetta una bambina.
“Signora, si metta a ridere ricevendo la presente, giacché, quantunque pieno di confusione, mi sento disposto a ridere anch’io”. Inizia così, piena di imbarazzo, la lettera di Giovanni a Margherita, lui che ha sempre finto di non essere molto interessato alle donne.
La confessione è indispensabile: Giovanni vorrebbe che la sorella si prendesse cura della neonata, per far sì che nessuno venga a sapere della novità. “Fra un mese mi troverò padre di figlio quale sono, padre confuso e vergognoso, dico vergognoso, inquantoché è una celia l’aver io dei figli”. “La suplico dunque con ogni istanza di farmi la grazia d’addossarsi questa nuova cura e seccatura, colla possibile precauzione e segretezza”.
Giovanni non la racconta tutta. In realtà ha già una prima figlia, Maria Ana, nata e lasciata in Spagna cinque anni prima. Fra la nobiltà del Cinquecento, i figli illegittimi sono una consuetudine; la stessa Margherita ha per madre un’amante dell’imperatore Carlo V. Ma nonostante tutto, ci sono apparenze da salvare e ai nati fuori dal matrimonio non si deve dare pubblicità.
Margherita capisce e acconsente. Sua nipote nasce l’11 settembre 1573 in un convento dove le suore non avrebbero voluto far entrare la madre. Le viene posto il nome di Giovanna, come il padre: un mezzo riconoscimento. A inizio novembre, la piccola è già a casa della zia duchessa di Parma.
Nel giro di poco, l’amore di Giovanni per Diana svapora e la ragazza, dopo un tentativo a vuoto di diventare monaca, trova marito a Napoli. Rimasta vedova nel 1577, pure lei si rivolge a Margherita implorando aiuto, ma la duchessa, che ha sempre con sé la bambina, non la vuole vedere.
Va meglio per Giovanna. Suo padre la incontra per la prima volta quando ha due anni e in principio non pare interessarsene molto. Ma con gli anni, pur distante, impara a voler bene a quella bambina.
Che fosse figlia di don Giovanni d’Austria, in giro ormai si sapeva, ma sempre parlandone a mezza voce. Finché lo stesso don Giovanni non inizia a reclamare la propria paternità, al punto di chiedere a suo padre Carlo V di legittimarla e farla venire a corte. L’imperatore si oppone. Don Giovanni, allora, dispone affinché Giovanna venga educata al meglio e lei impara a scrivere in italiano ed in latino. Poi vorrebbe farla entrare in convento e la affida direttamente al papa, Gregorio XIII. Ma Giovanna non è d’accordo. Arriva dunque il matrimonio, nel 1603, con un nobile siciliano. E là in Sicilia Giovanna si sistema felicemente. Quando nascerà la sua unica figlia, la chiamerà Margherita, come la zia che l’ha accolta e le ha fatto da mamma.


