Cultura & Società,  Età contemporanea

18.4.1918. Il ricovero dei vecchi diventa Romanini

18 aprile 1918 – L’assemblea del Ricovero dei vecchi di Parma delibera l’assunzione di un nuovo nome: l’istituto da questo giorno sarà il Romanini.

Il rifugio degli anziani di Parma esiste già da alcuni anni; ha aperto il 31 dicembre 1891. Ma fino al 1918 non ha un nome. La dedicazione è decisa in ossequio alla richiesta di un generoso donatore. L’ente si basa sulla sola beneficenza e anche nei difficili anni della Grande Guerra, c’è chi si ricorda dei vecchi soli.

Il 17 ottobre 1917 era morto a Cameri in provincia di Novara Mario Romanini, giovane allievo ufficiale di aviazione. È precipitato durante un addestramento. Il fratello maggiore, Giuseppe detto Peppino, commerciante di stoffe in via Carducci, pure lui sotto le armi, scrive allora il suo testamento: alla propria dipartita, tutti i beni di famiglia andranno al Ricovero dei vecchi, purché questo assuma il nome del fratello Mario.

Peppino dalla guerra torna vivo, ma poi prende la spagnola e lascia questa terra il 20 febbraio 1920. Accetta il ricovero dei vecchi di chiamarsi Romanini in cambio di mezzo milione di lire? Certo che sì! I soci approvano subito il cambio di nome. Quella somma è quasi il doppio del capitale allora amministrato.

Un’altra clausola del testamento chiede che a Mario Romanini venga fatto un monumento. Il ricovero largheggia e commissiona alo scultore Alessandro Marzaroli non uno, ma due busti di bronzo, il primo per Mario e il secondo per Giuseppe Romanini. I busti sono inaugurati nel 1925, nel 35° di attività. È l’occasione per una grande festa, alla quale partecipa tutto l’Oltretorrente, dove l’istituto ha la sede. Ricordando il giovane pilota caduto, la festa è accompagnata anche dal volo di un aereo sulla città, che lancia manifestini con l’invito a sostenere il ricovero Romanini.

Ancor oggi a Parma Romanini è sinonimo di assistenza agli anziani. L’istituto non ha più lo stesso nome: dopo la fusione con la Congregazione di San Filippo Neri ed il San Mauro abate di Colorno, si chiama Asp Parma. Il nome Romanini resta però alla casa residenza di via Della Salute, proprio dove già stava nel 1918.

Cartolina di beneficenza con la sede dell'Istituto Romanini negli anni Venti
Cartolina di beneficenza con la sede dell’Istituto Romanini negli anni Venti

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