
18.1.1838. Il musicista cieco che giocava a briscola
18 gennaio 1838 – Nasce cieco Augusto Migliavacca. Il suo handicap non gli impedirà di avere successo nella vita come musicista e compositore.
Noto a Parma come suonatore ambulante di violino, che si esibisce nelle osterie e nei caffè, è entrato nei libri di storia per i suoi spartiti di mazurke, polke e marce.
Il primo strumento che utilizza sono le campane, perché da bambino lo mandano a fare il campanaro; la famiglia è povera e ognuno deve contribuire a sbarcare il lunario. Impara però anche a suonare il violino, a sette anni, e già da ragazzino inizia a fare il musicista di strada in diverse città, soprattutto in Piemonte, finché non incontra altri suonatori ambulanti, il violinista Giuseppe Ferrari e il violoncellista Bartolomeo Marchesi, che si uniscono in un terzetto, avviando una carriera di grande successo. A Parma diventa appuntamento ambito l’esibizione di questo gruppo una volta all’anno, in novembre, all’interno della chiesa di San Giobbe, così piccola che solo chi arriva per primo riesce ad entrare.
Il critico Carlo d’Ormeville lo definisce: “il Paganini ambulante”, per la profondità delle emozioni che esprime col suono. Ma lui non si monta la testa e per tutta la vita continua a frequentare i locali popolari nella sua Parma. In particolare, all’osteria Gambetta in strada Farnese, che è anche negozio di vino, quasi tutte le sere Migliavacca va per giocare a briscola. Possiede infatti un mazzo di carte costruite apposta per i ciechi, che gli permette di riconoscere segni e valori al tatto.


