
17.9.1851. I primi francobolli di Parma
17 settembre 1851 – Viene firmata una convenzione postale con l’Austria a seguito della quale verranno prodotti i primi francobolli del Ducato di Parma. L’accordo allarga al parmense ed al piacentino le intese già in vigore di un preesistente lega austro-italica per il viaggio della corrispondenza. un’intesa che porta una novità sostanziale: le lettere non le pagherà più chi riceve, ma chi spedisce.
I primi francobolli di Parma saranno emessi il 1° giugno 1852. Ci sono cinque valori diversi ed hanno tutti lo stesso disegno: un giglio araldico dentro un cerchio sormontato da una corona e intorno una cornice greca. Il francobollo da 5 centesimi di lira è su carta gialla, quello da 10 centesimi bianca, da 15 rosa, da 25 violetta e da 40 centesimi azzurra oppure celeste. Il disegno è stato fatto dall’incisore Donnino Dentelli, che aveva proposto anche una precedente versione più elegante, e la stampa è stata affidata alla tipografia Rossi-Ubaldi.
Se su qualche antica busta in soffitta dovreste scoprire uno dei francobolli parmensi del 1852, sappiate che hanno valore, ma non sono tesori. Quotate sui cataloghi fra qualche centinaia ed un migliaio di euro, le prime emissioni filateliche di Parma hanno visto negli ultimi anni calare di molto il valore sul mercato reale, a causa di una generalizzata crisi nel campo del collezionismo. Invece, quelli che continuano a valere davvero molto sono i francobolli del governo provvisorio di Parma del 1858. L’80 centesimi è considerato il più raro della Storia italiana e viene quotato 5.000 euro, l’intera serie di quell’anno 21.000.
Prima dell’introduzione dei francobolli, a Parma per le lettere si pagava una tassa sia quando si spediva che quando si riceveva. Il ricevente spendeva molto di più del mittente.
La tassa era stata stabilita dal ministro Magawly il 20 settembre 1814, con diverse tariffe a seconda del viaggio della missiva. Per la posta in arrivo: 15 cent se aveva viaggiato solo nello Stato di Parma; 20 cent se proveniva da stati lungo il Po, Genova o la Lunigiana; 30 cent da Piemonte, Toscana e Veneto; 40 cent da Roma, Napoli o Svizzera; 60 cent dall’Europa, 70 cent da penisola iberica o America. Per la posta in arrivo, 15 cent per l’Italia, 20 per fuori Italia.

