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17.3.1962. Le Stimmate e gli stimmatini

17 marzo 1962 – In una cerimonia presieduta dal vescovo Evasio Colli viene posta la prima pietra della chiesa delle Sante Stimmate, che sarà inaugurata solo nel maggio 1969.

Le Stimmate sono il frutto di due diverse storia. Da una parte della recentissima espansione della città all’area che viene chiamata quartiere Montanara, che nel 1962 è ancora in gran parte una zona rurale, ma con diversi cantieri aperti. Dall’altra la secolare relazione fra Parma e l’ordine degli stimmatini.

Poco dopo l’Unità d’Italia, il vescovo Domenico Maria Villa era andato in cerca di aiuto per rilanciare l’educazione cristiana dei giovani nella sua diocesi. Aveva chiesto validi educatori a don Giovanni Bosco, che da principio non riesce ad accontentarlo (i salesiani arriveranno solo nel 1888), e a don Giovanni Battista Lenotti, successore di Gaspare Bertoni, fondatore degli stimmatini, che invece risponde subito inviando a Parma alcuni dei suoi missionari.

Il 2 febbraio 1876 arrivano padre Vincenzo Vignola, padre Luigi Morando e fratel Giacomo Zadra, cui viene affidato il difficile Oltretorrente. Aprono due “oratori mariani”, in borgo Taschieri (poi borgo Cocconi) e nel campanile di San Francesco del Prato, e una scuola per “i figli del popolo”, che fra i tanti alunni conta anche il pittore Paolo Baratta e lo storico Umberto Benassi.

Mica facile la vita degli stimmatini in queste periferie della città. Nel rosso Oltretorrente c’è chi odia tutti i preti e non mancano le minacce di morte: “Casa da abbruciare con i sorci”, venne scritto fuori dalla loro abitazione tre settimane dopo l’insediamento nel quartiere. Ma la costanza nella dedizione a tanti bambini abbandonati a loro stessi, finisce col conquistare la gran parte della popolazione.

Nel 1901, il vescovo Francesco Magani assegna agli stimmatini anche l’assistenza religiosa nel carcere minorile, nella Certosa di Parma, dove stanno oltre 200 ragazzini. Padre Luigi Fantozzi assolve il compito anche insegnando musica: grazie a lui nasce una banda del riformatorio chiamata ad esibirsi in molte occasioni.

Nel 1924 è invece lo stimmatino padre Giuseppe Bertapelle a fondare il primo reparto Scout a Parma, intitolato proprio a Domenico Maria Villa, che gli stimmatini ha fatto venire in città.

Quando dunque si pone di nuovo la sfida di portare il Vangelo in una periferia, a chi se non agli stimmatini si può rivolgere il vescovo Colli? Il Montanara è territorio difficile da prima che nasca, perché qui stavano i capannoni, rifugio prima degli sfollati dell’Oltretorrente, poi degli immigrati dalle campagne e dal sud, società eterogenea e sradicata che non mancherà di manifestare disagi anche gravi fino a tutti gli anni ’80.

Ma gli stimmatini non si spaventano e ricominciano da zero. La loro nuova parrocchia per diversi anni ha sede in una baracca di legno, per il tempo che si realizzi il progetto dell’innovativa chiesa, disegno dell’architetto Vittorio Gandolfi.

Da questo 1962, gli stimmatini non lasceranno mai il quartiere Montanara.

Presbiterio della chiesa delle Sante Stimmate a Parma
Presbiterio della chiesa delle Sante Stimmate a Parma

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Succede il 17 di marzo:

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