17.3.1770. La visita di Mozart a Parma
17 marzo 1770 – Wolfgang Amadeus Mozart arriva a Parma. Il genio del pianoforte è ancora un ragazzino, ha compito da poco 14 anni, ma è già una celebrità. È in Italia da dicembre, accompagnato dal padre Leopold, per una tournée che dura fino a marzo del 1771.
Per la gran parte del tempo, compone musica. Dice di scrivere così tante pagine di pentagramma, da sentire dolore alle mani.
Nella tappa che lo porta a Parma da Lodi, annota tre quarti della partitura del quartetto d’archi KV80, l’Adagio iniziale, l’Allegretto e il Minuetto.
A Parma, Mozart si ferma poco, non si esibisce. Solo ascolta un concerto in una casa privata, dove è stato invitato a pranzo dalla soprano Lucrezia Agujari, rimanendo molto colpito dall’esibizione che questa eccezionale cantate fa seguire alla tavola. Il salisburghese si annota pure alcuni righi con i migliori virtuosismi della Agujari, affrettandosi a spedirli alla sorella Maria Anna rimasta in Austria, lei pure musicista.
Mozart padre e figlio (che nelle lettere Leopold chiama affettuosamente Wolf) ripassano da Parma il 13 ottobre 1770, nel viaggio di ritorno, verso Milano. Dovevano andare a Firenze, ma un incidente occorso a Leopold – una gamba sciancata perché colpita da una stanga della carrozza – ha costretto la compagnia ad una sosta di settimane a Bologna, così il percorso viene accorciato. Si fermano per “un giorno intero a Parma poiché, visto il tempo eccezionalmente piovoso, i fiumi erano così ingrossati che nessuno poteva attraversarli”.
Il celeberrimo compositore non tornerà più nella città emiliana. La sua musica, invece, vi sarà eseguita ed ascoltata infinite volte.