16.9.930. Il vescovo, il re, la principessa
16 settembre 930 – Il re d’Italia Ugo di Provenza, in visita a Parma, amplia i possedimenti del vescovo di Parma Sigifredo. Ugo conferma tutte le concessioni fatte fino ad allora da re longobardi, re d’Italia e imperatori e vi aggiunge Berceto, importantissimo punto di passaggio fra la pianura Padana e la Toscana, sulla via che congiunge Roma con Pavia, la capitale di Ugo.
Ugo è re d’Italia dal 928 e probabilmente Sigifredo è diventato vescovo di Parma nello stesso anno. Ugo, che per tutta la vita deve vedersela con avversari che ambiscono alla corona ferrea, dimostra di avere una grande fiducia in Sigifredo, che, come tutti i vescovi nel Medioevo, non è solo un pastore di anime, ma anche governante di terre.
La stessa fiducia sarà confermata qualche anno più avanti, quando Sigifredo verrà incaricato di accompagnare a Costantinopoli una figlia del re, Berta, concessa in sposa ad un figlio dell’imperatore romano d’Oriente Romano II. Il viaggio avviene nell’autunno 942 e il matrimonio è celebrato a Costantinopoli nel settembre 944, quando entrambi gli sposi sono ancora bambini. Nello stesso giorno viene ribattezzata Eudocia, in omaggio alla dinastia macedone che regna in Oriente ed utilizza questo nome per molte donne del maggior rango. Matrimonio sfortunato, perché Berta/Eudocia muore appena cinque anni più tardi, proprio dopo essere stata eletta co-imperatrice.