Cultura & Società,  Età contemporanea

16.4.1909. Felice da Mareto esploratore della storia

16 aprile 1909 – Nasce Luigi Molga, più noto come padre Felice da Mareto, instancabile e paziente ordinatore di memorie di Parma e non solo.

Frate cappuccino ordinato a Fidenza nel 1924, si avvicina a Parma attraverso tappe: da Roma, a Modena, a Reggio e finalmente nella città ducale dal 1949. Parma diventa la sua casa, che lascia solo nel periodo 1961-1969 per assolvere ad incarichi della sua congregazione.

Eccezionale espressione di proverbiale pazienza certosina, sviluppa una vocazione allo studio dei documenti d’archivio che lo tiene impegnato giorno e notte (letteralmente), a riordinare, leggere, comprendere, compilare e scrivere.

Cosa studia, Felice da Mareto? Le eredità di carta che raccontano la storia di Parma oppure quella dei francescani, tematiche che si intrecciano nel patrimonio documentario del convento dell’Annunciata, in Oltretorrente. Undici anni di lavoro servono a padre Molga per mettere tutto in fila e aprire la biblioteca Adeodato Turchi, che offre 43.000 volumi ed opuscoli, compreso un migliaio di edizioni del ‘500 e ‘600.

Ma il nostro archivista in saio gestisce anche l’archivio storico dell’Ordine Costantiniano, frequenta con assiduità la biblioteca Palatina, ricerca ovunque memorie dell’ordino cappuccino. Il risultato è un gran numero di pubblicazioni, in parte dedicate ai francescani e a loro significativi fratelli, in parte alla storia di Parma. Nel 1975 dà alle stampe Piante e vedute cittadine, unica rassegna di cartografia storica sulla città; nel 1978 Chiese e Conventi di Parma, un modo originale per raccontare quel che si vede – e a volte che non si vede più – camminando per le strade del centro.

La grande impresa di padre Felice è però la bibliografia storica di Parma, iniziando stendendo l’indice analitico delle pubblicazioni degli articoli editi dalla Deputazione di storia patria e poi esteso all’intera produzione storiografica dedicata all’ambito locale. Un lavoro così ampio da non credere poter essere fatto da un uomo solo.

L’identità storica di Parma resterà sempre figlia anche della dedizione appassionata di questo frate con barba bianca e occhiali spessi venuto da Mareto (Appennino piacentino, 950 m s.l.m.), merito riconosciuto con una medaglia d’oro conferita nel 1974, sei anni prima della sua morte.

Padre Felice da Mareto, al secolo Luigi Molga
Padre Felice da Mareto, al secolo Luigi Molga

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Succede il 16 di aprile:

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