Cronaca,  Età contemporanea

16.10.1951. La crocerossina parmigiana alla guerra di Corea

16 ottobre 1951 – La parmigiana Celestina Franceschi salpa da Napoli a bordo di una motonave statunitense diretta in Corea, dove c’è la guerra. Celestina è un’infermiera crocerossina e fa parte del contingente militare medico italiano accettato nella penisola asiatica: gli unici italiani a partecipare alla guerra di Corea, la prima guerra calda della Guerra fredda.

Celestina è la sola parmigiana testimone diretta di un tragico scontro mai chiuso.

Nel 1950, la comunista Corea del Nord invade la Corea del Sud alleata degli USA. Il Nord riesce a prendere buona parte del Sud, ma un contingente internazionale a guida americana ribalta la situazione. La Cina manda il suo esercito in aiuto del Nord e cala di nuovo al Sud. Alla fine, i contendenti si fermano lungo il 38° parallelo e nel 1953 accettano un armistizio, che dura tuttora, non essendo mai stata firmata una pace definitiva.

Celestina e gli altri 70 volontari della Croce Rossa Italiana (le infermiere sono solo sei) sbarcano a Pusan in novembre e si stanziano a Yong Dung Po, alla periferia di Seul, avviando l’Ospedale 68. Il luogo è tutt’altro che tranquillo: nel corso della guerra, Seul è conquistata quattro volte.

L’Ospedale 68, allestito in tende, dotato di 200 posti letto e servizi come la radiologia e il laboratorio di analisi, fra novembre 1951 e gennaio 1955 accoglie 7.000 ricoverati, offrendo 230.000 prestazioni ambulatoriali e 3.000 interventi chirurgici.

Celestina Franceschi resta in Corea, duramente impegnata, fino al gennaio 1955, come caporeparto della sezione di pediatria. Oltre ai tanti minori vittime della guerra, soccorre anche un gran numero di bambini coinvolti in un incidente ferroviario accaduto vicino a Seul nell’autunno 1952. Fra i momenti più drammatici dell’esperienza, c’è senz’altro l’incendio dell’Ospedale 68 al principio del ‘53: tutti i ricoverati sono salvi e l’attività può riprendere all’interno di baracche fornite dalle autorità militari.

Non è la prima esperienza di guerra per Celestina. Dopo il diploma di infermiera volontaria della Croce Rossa, preso a Parma nel 1942, quando ha già 40 anni di età, fra aprile 1943 e aprile 1944 è inviata in Grecia, invasa da Italia e Germania. Quella di Corea è dunque la sua seconda missione internazionale, mentre nel 1944 e nel dopoguerra, lavora in molti ospedali del Settentrione.

Per la sua attività in Corea, a Celestina riceve la medaglia d’oro con nastrino di distinzione dalla CRI. Per sua volontà, alla morte il 22 settembre 1990, è stata sepolta con la divisa da crocerossina e queste decorazioni appuntate al petto, assieme alle altre guadagnate nel corso della vita.

Celestina Franceschi di ritorno dalla Corea nel 1952
(foto da A. Frezza, Storia della Croce Rossa Italiana, 1956)
Celestina Franceschi di ritorno dalla Corea nel 1952
(foto da A. Frezza, Storia della Croce Rossa Italiana, 1956)

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