11.12.1416. Oggetti volanti di dubbia natura
11 dicembre 1416 – “Tra le 13 e 14 hore di notte aparve una sassella di fuoco nel aure verso Regio dechinando e poi s’udì un tuono da cielo e sparve”. Il racconto, riportato in una cronaca recuperata da Edoari da Erba, descrive la caduta di un grosso meteorite sulla terra fra Parma e il fiume Enza. Un frammento significativo del corpo celeste cade in terra.
I racconti antichi di eventi nell’aria sono frequenti. Né nel Medioevo né in Epoca moderna si parma mai di Ufo: nessuno penserebbe mai a essere arrivati dallo spazio. Ma testimonianze misteriose si ritrovano comunque.
Più curioso di quello del 1416, è un fatto registrato il 15 settembre 1425. In questo giorno, appaiono nel cielo di Santa Maria del Piano, accanto a Lesignano Bagni, di due vipere volanti, lunghe 12 braccia (oltre 7 metri), una col corpo argentato, l’altra dorato. Con le loro ali nere e sporche, volteggiano a lungo sulle case dei contadini, salendo molto in alto, per poi allontanarsi in direzione dell’Appennino.
Sono forse anche queste due stelle cadenti particolarmente grandi, luminose e vicine? Forse. In questi giorni infatti, nella volta celeste si possono ammirare le Alfa Triangulidi, meteore misteriose, perché pur note agli astronomi fin dall’Ottocento, ad un certo punto sono scomparse, per tornare regolari negli anni ‘90 del Novecento.
Le serpi volanti potrebbero essere anche delle trombe d’aria, che in certi periodi sono chiamate proprio “biscie” (nel 1686 sarà pubblicato pure un trattato su due trombe d’aria che popolarmente sono dette “bisciabuova”). L’aria che mulina nel cielo ricorda il movimento dei serpenti.
Oppure sono davvero due mostri che se ne vanno strisciando fra le nubi della pianura Padana! È curioso che lo stesso avvistamento di due serpenti volanti è dato anche in Romagna, sia a a Lugo che a Bagnacavallo, la sera prima dell’osservazione nel parmense.