15.8.1313. Il primo palio di Parma
15 agosto 1313 – Si corre il Palio di Parma, che celebra la pace ritrovata fra le fazioni della città. La pace in realtà è fragile e il palio forse si è corso anche negli anni precedenti, ma è nel 1313 che viene citato per la prima volta.
In città, da dieci anni, governa Giberto da Correggio, che cerca faticosamente la riconciliazione fra famiglie nemiche e insieme di costruirsi una signoria estesa all’area medio-padana. Eventi come il palio sono modi per far incontrare uomini rivali senza armi in mezzo: lo sport come alternativa alla guerra. E attira un numerosissimo pubblico: un’ottima propaganda per chi lo organizza.
Il palio si corre nel giorno dell’Assunzione di Maria vergine, alla quale è dedicata la cattedrale di Parma. In questo agosto 1313, per partecipare al palio sono accolti amichevolmente in città anche le famiglie guelfe (Giberto da due anni è passato coi ghibellini), compresi i Rossi, più volte banditi da Parma negli anni immediatamente precedenti.
“Nella città correvano il scarlatto da di fuori della Porta detta Nova alla Piazza Comune”, racconta il coevo Chronicon Parmense, ovvero, lungo tutto il tracciato dell’odierna via Farini.
Lo “scarlatto” è una corsa a cavallo. Si partecipa montando un cavallo berbero, come è in uso dal Duecento anche in altre città. Il vincitore porta a casa un prezioso drappo di stoffa rossa.
La gara si ripeterà per lungo tempo, allargandosi anche a nuove prove. Nel 1490 si aggiungeranno infatti anche una corsa a groppa d’asino, con in premio un drappo bianco; una corsa a piedi per gli uomini, con in premio un drappo turchino; una corsa a piedi per le donne, con in premio un palio verde.
Fra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, il palio di Parma viene dimenticato. Recuperato nel 1978, oggi si corre in settembre, a staffetta, come rievocazione storica e gara fra le cinque porte della città.