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15.4.1926. L’antico nuovo teatro di via Petrarca

15 aprile 1926 – A Parma viene inaugurato un nuovo teatro, anzi, un teatro storico. In via Petrarca, la Società filodrammatica guidata da Zeffirino Gainotti e Federico Pozzone ha ridato vita al Teatro Bergonzi, uno dei più antichi della città.

Nel 1798, una prima compagnia filodrammatica aveva ottenuto dal canonico Paolo Bergonzi alcuni spazi nel suo palazzo in via San Giovanni (poi via Petrarca), trasformati in un teatro elisabettiano, di quelli con il palco al centro e intorno un loggiato per il pubblico, con 200 posti. Il loggiato si trasformò quasi subito in palchi, ma vennero utilizzati per pochissimi anni, perché già nel 1805, Bergonzi chiedeva di poter destinate ad altro uso quella parte del suo palazzo, visto che gli attori avevano smesso di venirci.

Verso la metà dell’Ottocento, il teatro venne però riaperto ed utilizzato per tutto il secolo per la prosa, fino al 1909, quando si trasforma in cinema. Fra quelli che vi hanno recitato, ci furono tutti i giovani del movimento della scapigliatura e fra gli spettatori figurano anche – il 3 marzo 1863 – Garibaldi, Nino Bixio e Francesco Crispi.

Il Teatro San Giovanni, poi Teatro della Varietà e quindi Cinema Teatro Iris, nel 1912 torna sala di recitazione col nome di Teatro Bergonzi per una nuova Filodrammatica degli operai, ma è brutto.

In questa primavera 1926, il teatro viene riportato alle origini, o almeno a come lo si immagina dalle poche testimonianze tramandate. La sala è ricostruita in stile impero. Si restaura l’antico sipario dipinto da Giorgio Scherer a tema “Viaggio della compagnia di Goldoni a Chioggia”. Nell’atrio trovano posto nove busti di italiani illustri: Ariosto, Dante, Petrarca, Alfieri, Giacometti, Monti, Metastasio, Nota e Goldoni. Nel 1928 sarà ulteriormente abbellito da 600 poltroncine rosse, quelle vecchie del Teatro Regio.

Nella serata inaugurale di questo 15 aprile 1926 va in scena Il matrimonio segreto di Domenico Cimarosa, diretto dal direttore d’orchestra Franco Ghione (che ha studiato al Conservatorio di Parma). L’opera in tre atti è scelta non a caso: celebra i 150 anni dalla morte di Cimarosa.

Ma questo teatro non ha la fortuna dalla sua. In meno di un decennio, torna ad essere cinema (prima Cinema Petrarca, poi Cinema Ariston, con la minisala Capitol), che proietterà per tutto il Novecento ed oltre, ma cancellando di nuovo ogni traccia dell’antico spazio di recitazione.

Il cinema Ariston in via Petrarca a Parma, ultima versione della sala nata come Teatro Bergonzi nel 1798
Il cinema Ariston in via Petrarca a Parma, ultima versione della sala nata come Teatro Bergonzi nel 1798

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Succede il 15 di aprile:

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