Cronaca,  Età contemporanea

15.12.1912. La droga dello stupro di cento anni fa

15 dicembre 1912 – La mezzanotte è scoccata ma alla festa del Lento Club al Teatro Reinach si continua a ballare, a chiacchierare e a ridere. Forse più sguaiatamente del solito…

Di questa festa si parlerà e si tacerà molto a lungo.

Pochi giorni dopo, proprio nella mattina di Natale, il periodico La Barricata pubblica il resoconto di un baccanale di 120 persone, con ragazze nude trascinate anche all’aperto. A trasformare in veglione in orgia è la cantaridina, distribuita alle donne in pillole – si dice 1.200 pillole –. “Uno scandalo colossale”, il titolo della cronaca.

Le reazioni all’articolo sono le più diverse. C’è chi dice che è tutto inventato. Qualcuno vorrebbe che simili cose non siano messe in piazza. Una signora, tale Fanti, madre di una giovane che ha partecipato alla festa, va a casa del giornalista autore del pezzo e lo picchia inseguendolo fin sulle scale. Chi chiede inchieste sul ballo, chi minaccia querele alla Barricata. Nel 1912, l’atmosfera a Parma non è per nulla natalizia.

Cos’è questa cantaridina? E il racconto degli stravizi del Lento Club è vero o è menzognero?

La cantaridina è la droga dello stupro di inizio Novecento. Tradizionalmente, è ritenuta un potente afrodisiaco, che in forti dose porta a intossicazioni.

La denuncia dello scandalo non ha conseguenze particolari. Nessuno querela chi lo ha denunciato, ma neppure paiono esserci indagini sulla somministrazione della cantaridina. Il Lento Club prosegue le sue attività, ma nel 1913 non organizzerà più alcuna serata danzante.

Alcuni anni dopo, l’episodio si ripetere quasi uguale. Stavolta a raccontarlo sarà il giornalista Leonida Villani in un libro dove raccoglie anche i suoi ricordi di gioventù. Come nel veglione dicembrino del 1912, per il carnevale 1920 ad una festa privata un tal A. M., figlio di farmacista, si procura la cantaridina da far bere alle ignare ragazze invitate ad una festa privata. Porta anche molta gialappa, dal forte effetto lassativo, questa da somministrare alle madri delle ragazze. Fatte bere le due sostanze, le mamme scappano nei bagni, mentre le giovani prive di controllo cedono ai desideri dei loro coetanei maschi.

Anche questa volta, l’episodio viene sepolto da un omertoso silenzio. Sennonché, una delle ragazze si scopre incinta. Questa volta, un’indagine della magistratura è inevitabile. Si arriva al processo, con sette imputati, tutti i maschi che hanno avuto compagnia alla festa. Le condanne sono solo due: il figlio del farmacista e un complice che lo ha aiutato a somministrare cantaridina e gialappa.

La bella società di Parma in uno scatto del 1913 al Parco Ducale, sede dell'esposizione per il Centenario Verdiano
La bella società di Parma in uno scatto del 1913 al Parco Ducale, sede dell’esposizione per il Centenario Verdiano

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Succede il 15 di dicembre:

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