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15.12.1754. Quando i giorni non finivano a mezzanotte

15 dicembre 1754 – Per l’ultima volta, a Parma i giorni finiscono mezzora dopo il tramonto. Da domani entrerà infatti in vigore il nuovo sistema alla francese di cambiare data allo scattare della mezzanotte. È l’ultima volta che il giorno finisce al suono delle campane dell’Ave Maria.

Il 16 dicembre 1754 sarà un giorno più lungo di tutti gli altri: inizia attorno alle 17 (per l’appunto trenta minuti dopo il tramonto), come fin qui si era sempre detto per ogni fine ed inizio di giorno, ma termina alle ore 23, 59 minuti e 59 secondi. L’anzianato di Parma ha infatti deliberato che dal 16 dicembre 1754 gli orologi vengano regolati con il nuovo sistema. Per far accettare la novità a tutti, l’orologio della piazza viene modificato dall’orologiaio Stefano Sottili.

Probabilmente fin dal Trecento, a Parma il giorno viene diviso in 24 ore, con la cosiddetta ora italica o boema, che aveva soppiantato le ore liturgiche in uso nel Medioevo, a loro volta calco della scansione temporale romana basata sui turni di vigilanza nell’esercito (mattutino a metà della notte, lodi all’alba, prima poco più tardi, terza a metà mattina, sesta a mezzogiorno col sole allo zenit, nona a metà pomeriggio, vespri al tramonto). Quel che cambia con l’ora francese introdotta nel 1754 è che i giorni durano tutti uguali e iniziano sempre nello stesso momento. Con l’ora italica, infatti, il cambio di data avveniva ogni giorno in un momento diverso, fra le 16 e le 17 in dicembre, fra le 20 e le 21 in giugno.

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