15.10.1943. I primi di 13.000 partigiani
15 ottobre 1943 – Nasce la Resistenza a Parma. Il Comitato di Liberazione Nazionale locale è istituito nel corso di un incontro fra esponenti di tutti i partiti antifascisti rappresentati in città: partecipano comunisti, socialisti, repubblicani, Partito d’azione, Democrazia cristiana e liberali. Sono ospiti nello studio del notaio Giuseppe Micheli, già deputato del Partito popolare e ministro dell’Agricoltura e dei Lavori pubblici prima che arrivasse Mussolini.
Riunire i dirigenti dei partiti antifascisti è stato facile, perché un Comitato d’azione antifascista esiste già fin dal 1942 e dopo il 25 luglio 1943 ha pure potuto operare alla luce del sole.
Del primo Cln fanno parte i comunisti Giacomo Ferrari, Dante Gorreri e Luigi Porcari, i socialisti Biagio Riguzzi e Ciro Canattieri, il repubblicano Umberto Pagani, l’azionista Bruno Bianchi, il liberale Arturo Scotti e i democristiani Mario Bocchi, Renzo Ildebrando Bocchi e Giovanni Calzolari.
A fine mese, al Cln si affianca un Comitato militare, incaricato di coordinare le formazioni partigiane, composto Franco Saccani (comunista), Giovanni Vignali (democristiano) e Giuseppe Guatelli (repubblicano).
Alcuni di questi pagheranno con la vita l’impegno antifascista. Renzo Bocchi morirà il 15 dicembre 1944 nel campo di sterminio di Flossenbürg e Franco Saccani sarà fucilato a Parma il 17 gennaio 1945. Come loro, dei quasi 13.000 partigiani del parmense, comprese 451 donne, in 797 vennero assassinati prima della liberazione nell’aprile del 1945.