14.9.1805. La prima campagna di vaccinazione
14 settembre 1805 – Moreau de De Saint-Méry lancia la prima campagna di vaccinazione a Parma. Da tempo in Europa corre il vaiolo e da un mese circa anche nel Ducato si registrano contagi e decessi in numero crescente. Un rimedio c’è, il vaccino scoperto da Edward Jenner nel 1798. In Italia da alcuni anni il medico Luigi Sacco gira le città per promuoverne la diffusione – nel 1801 è stato anche a Parma –, ma di fatto ancora nessuno ne ha fatto uso.
L’amministratore generale del Ducato, nominato da Napoleone, costituisce una commissione per organizzare la campagna di vaccinazione, nomina due medici e sei chirurghi. La Commissione di vaccina è pronta ad operare dal 19 settembre, quando diffonde un proclama a firma del protomedico Serafino Dentoni con le istruzioni per i vaccini, al quale allega lettere benedicenti del vice gerente generale della Diocesi di Parma Luigi Loschi e del vescovo di Piacenza Gregorio Cerati.
Le vaccinazioni sono offerte gratuitamente a tutti, con priorità ai bambini, lunedì, mercoledì e sabato mattina presso il Palazzo del Parco Ducale. Ma si può anche chiedere una visita del “Vaccinatore” a domicilio.
La campagna è un flop. La gente ha più paura della novità che della malattia. Occorrerà attendere una più grave diffusione del virus e coinvolgere medici di cui la gente si fida di più per riuscire davvero a far diventare normale la nuova cura (quelli della Congregazione di Carità, che curavano gratuitamente i poveri). Il successo della vaccinazione arriverà solo nel 1810, quando al contrario del primo tentativo, il dipartimento del Taro fu il quinto in tutta l’Europa napoleonica per copertura della popolazione.