Cronaca,  Epoca Moderna

14.12.1582. Tagliate le teste di chi voleva uccidere il duca Ottavio

14 dicembre 1582 – Nella piazza grande di Parma, di fronte a tutta la città riunita, sono decapitati i conti Giovanni Maria Scotti e Mario Landi, il cavaliere Giambattista Anguissola e i preti Pompeo Landi e Giulio Volpe. Hanno confessato di aver attentato alla vita del duca Ottavio e del suo nipotino Ranuccio.

Il 18 agosto di due anni prima, quattro uomini sono stati sorpresi a trasportare degli archibugi su ruota all’interno di Parma. Il loro capo è il capitano Sigismondo Picinardo, che sotto tortura confessa di essere complice di una congiura contro il duca, ordita da Claudio Landi.

Questo è signore di Borgotaro, Compiano e Bardi. Il Farnese gli ha tolto alcuni beni nel piacentino e nel 1578 pure Bardi, occupata profittando di una rivolta popolare. Il Landi si sposta a Milano e organizza la vendetta. Suo padre è uno degli assassini del padre di Ottavio, il duca Pier Luigi, ucciso nel 1547.

La milizia di Ottavio arresta i congiurati. Tutti sono torturati e tutti ammettono il complotto, con la sola eccezione di Camillo Scotti, che nonostante i tormenti continua a protestarsi innocente e per questo resterà in carcere a vita.

Qualcuno sostiene che la condanna capitale sia eseguita personalmente dal duca Ottavio.

Ma il mandante, Claudio Landi, non viene preso. Già il 10 aprile 1580, un tribunale lo condanna all’impiccagione, ma lui resta lontano da Parma. Non solo, fa ricorso, ricordando di avere il titolo di principe del Sacro romano impero e in quanto tale di poter essere giudicato solo dall’imperatore, che alla fine, nel 1583, lo assolve.

Il duca Ottavio si deve accontentare di tenersi Borgotaro e di requisire tutti i beni dei Landi a Piacenza, che regala ai Gesuiti. E di tagliare le teste dei congiurati minori.

Scena di decapitazione. Bassorilievo di Benedetto Antelami,
lunetta del portale nord del Battistero di Parma, inizio XIII sec.
Scena di decapitazione. Bassorilievo di Benedetto Antelami,
lunetta del portale nord del Battistero di Parma, inizio XIII sec.

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