
14.10.1921. A Salso le donne medico trovano la propria voce
14 ottobre 1921 – Si apre a Salsomaggiore il 1° congresso delle donne medico, tre giorni organizzati per dar vita ad una Associazione nazionale di laureate in Medicina e Chirurgia, sull’esempio di quanto accaduto nel 1919 negli Stati Uniti.
Il Paese è uscito da poco dalla Grande Guerra, svolta fondamentale per la società italiana: negli anni delle trincee, le donne hanno assolto a tutte le responsabilità tradizionalmente maschili, e non vogliono tornare indietro. Vale anche per la medicina, professione che ancora per qualche decennio resterà in gran parte in mano a maschi, ma che cent’anni dopo sarà invece prevalentemente femminile (nel 2024, il 54,4% dei medici italiano saranno donne). Nel 1921, le laureate italiane in Medicina sono circa 200 e solo dal 1919 possono gestire condotte mediche.
Il congresso affronta tematiche legate alla salute femminile e dei bambini, con argomento e proposte non solo di valenza medica, ma anche sociale, con idee davvero all’avanguardia per il 1921. Le dottoresse parlano di educazione sessuale, di abolizione delle case chiuse, di chiusura degli orfanotrofi, della necessità di registrare i nati illegittimi anche col cognome del padre, oltre che di igiene e tubercolosi.
L’imminente avvio del fascismo sarà un terribile freno per le opportune innovazioni in questi campi.
Alla fine, le congressiste fondano la loro associazione ed eleggono la presidentessa, che è una parmense, la salsese Myra Carcupino Ferrari, ginecologa e ostetrica, poi anche docente universitaria; manterrà la carica fino al 1947.

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Succede il 14 di ottobre:

