Cronaca,  Età contemporanea

13.9.1902. Adelfo morto perché non ha il fanale della bicicletta

13 settembre 1902 – Uno studente universitario cade a terra dalla bicicletta. In tasca ha una vecchia pistola. Nell’urto col terreno parte un colpo. Il proiettile gli attraverso il petto, ferendo la punta del cuore. Il ragazzo muore sul colpo.

Succede a Parma, alle 22,30, alla porta di barriera Vittorio Emanuele (piazzale Repubblica), dove nel 1902 ancora ci sono le guardie.

Barriera Vittorio Emanuele, già Barriera San Michele, negli anni Dieci

Dalla bici, quel giovane cade proprio mentre cerca di entrare in città e mentre la guardia prova a fermarlo. La bicicletta non ha il fanale e un regolamento vieta di pedalare a luci spente. Per questo voleva fermarlo.

Il morto si chiama Adelfo Metti. Ventidue anni. Nato a Castelvetro Piacentino. A Parma ha studiato Matematica e Fisica per due anni. Poi si è trasferito al Politecnico di Roma per laurearsi ingegnere. È venuto a Parma per salutare un po’ di amici.

La versione della guardia è che è stato il ragazzo a spintonare lui, per scansarlo. La guardia ha sollevato il braccio per farlo fermare, ma quello ha preso a correre di più. Quando gli arriva addosso, prova a spingerlo, e così perde l’equilibrio.

Perché abbia una rivoltella non si sa, ma la tiene con regolare porto d’armi. L’errore più grosso è lasciarla senza custodia, in tasca o appesa alla sua due ruote.

La guardia sente lo sparo, vede il giovane emettere un urlo, poi rimanere immobile a terra nel sangue. Lo studente viene portato nella guardiola di barriera Vittorio Emanuele. Ma non c’è nulla da fare. Un’ora dopo, all’Ospedale, verrà confermato il decesso.

Barriera Vittorio Emanuele, già Barriera San Michele, a inizio Novecento
Barriera Vittorio Emanuele, già Barriera San Michele, a inizio Novecento

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Succede il 13 di settembre:

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