Epoca Moderna,  Scienza & Tecnica

13.8.1764. Un medico americano turista in ospedale

13 agosto 1764 – “Mi recai stamane all’Ospedale della città, che è grande abbastanza per contenere circa trecento ammalati fra uomini e donne. Ha un bel giardino dietro ed è solidamente costruito”.

In visita all’antica struttura sanitaria dell’Oltretorrente, in questo 13 agosto è il medico statunitense John Morgan, fondatore della prima scuola medica in terra americana. Sta girando l’Europa proprio in cerca di esperienze da esportare nel giovane continente dall’altra parte dell’Atlantico. Ha studiato chirurgia a Londra e si è laureato in Scozia, ma poi ha scelto l’Italia per trovare i modelli da mutuare nelle colonie inglesi d’oltremare, che fra poco diventeranno Stati Uniti. L’ospedale di Parma è uno di questi.

Vi è un particolare speciale in questo Ospedale: invece di due piani per gli ammalati, uno sopra l’altro, vi è un tetto comune. I letti per i degenti che sono in basso sono sotto arcate, sicché sono separati in specie di stanze che si susseguono quasi da un lato all’altro dell’Ospedale che è a forma di croce. Sopra vi è una galleria chiusa da una ringhiera, con un’altra fila di letti che sono allineati lungo le pareti senza divisioni; vi è sufficiente spazio per i letti, i tavoli, e per il passaggio dei medici e inservienti nel loro andirivieni. Le scale sono in fondo alla galleria che gira quasi tutto attorno. Le finestre che danno luce comune a quelli di sotto e a quelli della galleria sono appena al di sopra della galleria stessa, il che rende il tutto arioso e spazioso, ed intima la parte sottostante, dove le arcate isolano quei pazienti che occorre tenere separati”.

L’Ospedale della Misericordia, che oggi chiamiamo vecchio, è descritto con osservazioni lusinghiere. Non così, la facoltà di Medicina di Parma, che secondo Morgan “non è affatto in condizioni promettenti”: ci sono solo quattro medici, che insegnano da una trentina di giovani. Meglio il laboratorio anatomico, dove l’americano trova uno scheletro “tra i più belli e più bianchi” che ha mai visto. Flaminio Torrigiani, che insegna Anatomia, gli spiega la tecnica usata a Parma con le ossa donate allo studio: lasciarle a lungo al sole, ma è importante che vengano dal soggetto giusto, che deve essere un adulto alto e “morto di tisi o di altro male lento”.

Sosta prima a Parigi, passa dal Sud della Francia e qui decide di venire in Italia, passando dalla Svizzera. Visita dunque Genova, Livorno, Pisa, Firenze, Roma e Napoli. Risale verso nord fermandosi a Loreto, Bologna, Ferrara, Padova, Venezia, Parma, Milano e Torino. A questo punto ha raccolto abbastanza elementi da portare in America per iniziare a insegnare Medicina anche là.

John Morgan ritratto a olio da Angelica Kauffmann, 1764,
museo Smithsonian, Washington DC, USA
John Morgan ritratto a olio da Angelica Kauffmann, 1764,
museo Smithsonian, Washington DC, USA

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.