Età contemporanea,  Ritratti

13.2.1990. Marianna fa fortuna in America

13 febbraio 1990 – Muore Marianna Lapina, un’emigrante di quelle che hanno fatto fortuna.

Dalla sua Corchia, su in Val Taro, se ne vanno tutti. Lei parte nel 1913, quando ha 16 anni. Con sé, sulla nave sull’oceano, porta due sole cose: le forbici da stoffa e l’ago da ricamo. E quando sbarca a Ellis Island sa bene cosa rispondere alla canonica domanda: “Cosa sai fare?“. “La sarta!“, e non mente. Ha imparato a confezionare abiti nelle lunghe giornate a casa, assieme alle sorelle, fin da bambina. È bravissima. New York saprà valorizzare questa sua abilità.

Non subito, però. Prima Marianna deve attraversare anni di sofferenze, come in una struggente romanza romantica.

A New York la ospita la sorella maggiore, Carolina, che si ammala gravemente e sopravvive solo perché accanto a lei c’è Marianna. Poi si sposa e ha un bambino, ma nel giro di tre anni muore prima il figlio e poi il coniuge.

Ma la vedova non si abbatte. Nata in montagna sa che la vita è dura di natura. Per mantenersi e per non smettere di inviare rimesse ai genitori a Berceto accetta ogni lavoro di rammendo, ricamo, cucitura di vestiti. I clienti fanno la fila: sempre più persone si accorgono che con il filo quella donna ancora giovane è un’artista.

I migliori, di clienti, diventano le sartorie che producono gli abiti da scena per gli spettacoli di Broadway. Marianna Lapina diventa famosa, tutti la cercano e lei guadagna una montagna di dollari.

Ormai la ragazza è diventata una donna e la parmense è divenuta americana a tutti gli effetti. Insegue un sogno, l’American Dream, vuole affermarsi con il successo economico da raggiungere lanciandosi in sempre nuove imprese e consacrandosi al lavoro.

Marianna si risposa e investe i guadagni in un ristorante. Poi in una fattoria, poi un’altra ed una terza. Tutte attività redditizie. Si spinge sempre un poco più a ovest, sempre più lontano dalla sua Corchia, che non rivedrà mai più.

Ma non la dimentica. E per salutare la sua terra prima di tante avventure imprenditoriali, Marianna Lapina, la sorella guarita e un’amica venuta anche lei dallo stesso paese, nel 1924 inviano a Corchia un abito sfarzoso, tutto trine e ricami, per la statua della Madonna della chiesa di San Martino. Il loro regalo di addio.

Gli emigranti, dipinto di Angiolo Tommasi, 1896, Galleria d'Arte Moderna di Roma.
Gli emigranti, dipinto di Angiolo Tommasi, 1896, Galleria d’Arte Moderna di Roma.

——————————

Succede il 13 di febbraio:

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.